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Quando supereremo la temperatura limite? Abbiamo una data

C'è una domanda che attanaglia gli esperti: quando supereremo la temperatura limite? Forse è presto per dirlo, ma si può fare un'ipotesi

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I limiti saranno anche fatti per essere superati, ma ne esiste uno che sarebbe meglio monitorare e mantenere a livelli molto bassi. Si sta parlando della cosiddetta temperatura limite, il valore medio globale annuale che viene calcolato di volta in volta dalla WMO (World Meteorological Organization, l’Organizzazione Meteorologica Mondiale per intenderci).

In questi ultimi giorni, l’ente ha diffuso la stima più aggiornata in tal senso, scoprendo come sarà 1,5 gradi più alta rispetto al cosiddetto periodo pre-industriale. Con questo termine, di solito si identifica il periodo compreso tra il 1750 e il 1850 approssimativamente. Ma quando avverrà questo superamento tanto temuto? Prima del previsto.

La temperatura limite dei prossimi anni

Il secolo preso a riferimento è quello che precede il riscaldamento del pianeta e i cambiamenti climatici provocati dalle emissioni di gas serra. Ebbene, secondo la WMO, ci sono due possibilità su tre che la temperatura limite sia oltrepassata entro il 2027, dunque i prossimi quattro anni. Vale la pena ricordare come questo valore sia stato fissato dal punto di vista politico e non scientifico, quindi è qualcosa di simbolico ma che non può essere sottovalutato in alcun momento. Tra l’altro, anche un semplice innalzamento delle temperature di pochi decimi di grado va a impattare sulle condizioni della Terra, ma gli ostacoli incontrati finora non sono stati indifferenti.

Basti pensare che al giorno d’oggi non sono state ancora ridotte le emissioni di gas serra, di conseguenza gli 1,5 gradi relativi alla temperatura limite vengono considerati irrealistici da più parti. Per la WMO, bisogna fare riferimento a quello che è stato stabilito in seguito all’Accordo di Parigi del 2015. Otto anni fa, questa intesa è stata sottoscritta dalle nazioni che fanno parte della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, con un orizzonte temporale fissato al periodo successivo al 2020. Gli 1,5 gradi sono stati soltanto uno degli obiettivi prefissati, ce n’è un altro che vale la pena ricordare.

Livelli pre-industriali e temperatura limite attuale

Secondo questo accordo, si è deciso di aumentare la capacità di adattamento agli effetti negativi dei cambiamenti climatici, dando la precedenza alla cosiddetta resilienza climatica e sviluppando basse emissioni di gas a effetto serra. Tutto questo doveva andare di pari passo con il rispetto delle produzioni alimentari. Ogni buon proposito verrà considerato sfumato se la temperatura media globale sarà superiore di 1,5 gradi rispetto ai livelli pre-industriali, almeno per due decenni di seguito, quindi servirà grande attenzione e soprattutto costanza. Dal 2020, l’organizzazione ha stimato la probabilità di superare questo valore nei successivi cinque anni.

Nel 2015 questa stessa probabilità era vicina allo zero, mentre tra il 2017 e il 2021 era salita al 10%. Lo scorso anno, invece, è giunta a sfiorare ben il 50%, una percentuale che non può lasciare indifferenti. Un altro numero può far capire meglio quello che ci si può aspettare dal futuro. Esiste infatti il 98% di possibilità che almeno uno dei cinque prossimi anni faccia registrare un caldo record. Si rischia, in particolare, di andare oltre la temperatura limite del 2016, quando una serie di complessi fenomeni climatici contribuì a infrangere un record climatico dopo l’altro.

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