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ChatGTP ha salvato la vita ad un cane, ma non è una buona notizia

ChatGPT4 ha aiutato a riconoscere una grave malattia di un cane, aiutando un veterinario a fare una complessa diagnosi

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Analisi salute cane border collie chatgpt4 Fonte foto: Csanad Kiss/Shutterstock

Quante volte, entrando in uno studio medico, abbiamo letto la frase “Non confondere la tua ricerca su Google con la mia laurea in medicina“? Ma se fino a qualche mese fa le persone ricorrevano a dottor Google per conoscere le cause dei loro sintomi, in futuro forse chiederanno a dottor ChatGPT di fare una diagnosi. Entrambi i metodi non sono corretti e non dovrebbero mai essere usati.

Negli ultimi giorni proprio questo argomento è al centro di fortissime discussioni su Twitter, social su cui il compagno umano del Border Collie di nome Sassy, cagnolina che si è improvvisamente ammalata, ha pubblicato la diagnosi fatta da ChatGPT. Diagnosi, che tiene a sottolineare Cooper, il cui nome su Twitter è @peakcooper, ha salvato la vita di Sassy.

Diagnosi mediche con ChatGPT

Cooper racconta che a Sassy è stata diagnosticata qualche settimana fa una malattia trasmessa da un protozoo attraverso le zecche, la babesiosi, che solitamente è accompagnata da una grave anemia. Il veterinario che ha preso in cura Sassy ha dato la cura di rito per questa infezione, ma dopo alcuni giorni le condizioni della cagnolina sono peggiorate e Cooper aveva notato che le gengive di Sassy erano troppo chiare.

Così ha portato per la seconda volta la cagnolina dal veterinario che ha provveduto a fare nuovi esami del sangue. E i risultati delle analisi indicavano un peggioramento dell’anemia, in pratica la cura non stava funzionando. Il medico non ha proposto cure alternative, dicendo che bisognava aspettare.

Cooper perciò temendo che Sassy potesse perdere la vita ha iniziato a interrogare ChatGPT inserendo tutti i dati a sua disposizione, dagli esami del sangue alle ecografie e includendo i sintomi.

La diagnosi di ChatGPT

Dopo aver ricevuto dei prompt così precisi, ChatGPT ha iniziato a elaborare la risposta, con la premessa di non essere un veterinario, ma di poter solo aiutare a comprendere meglio i risultati delle analisi. Il chatbot ha identificato tre anomalie nei risultati e ha elencato tre possibili cause per l’anemia tra cui l’IMHA, l’anemia emolitica immunomediata, una patologia piuttosto grave ma curabile.

Cooper perciò con questa diagnosi dell’intelligenza artificiale si è rivolto ad un secondo veterinario suggerendo la risposta ottenuta da ChatGPT e confermata dal medico con una visita e nuove analisi del sangue a Sassy.

Chat GPT4 non è un medico

Cooper ha condiviso su Twitter le schermate dei prompt e le risposte di Chat GPT e, chiaramente, non sono mancati i commenti. In molti hanno fatto notare che con quel genere di dati si ottengono i medesimi risultati anche con Google.

Al centro di tutta la vicenda, però, resta un veterinario che non è riuscito a fare la diagnosi corretta relativa alla malattia del cane. L’IA, invece, freddamente è riuscita a condurre un’analisi clinica tenendo conto di tutte le possibilità e senza alcuna influenza e questo, paradossalmente, può essere un problema.

Da anni, infatti, si studano moltissime possibili applicazioni degli algoritmi di intelligenza artificiale in medicina. Ma tutti gli studi prevedono che l’AI venga in aiuto del medico, non in sostituzione. L’AI a disposizione del paziente (o del padrone del paziente, nel caso veterinario), è qualcosa di completamente diverso e, potenzialmente, pericoloso.