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Come bloccare l'ascolto delle registrazioni di Alexa

Amazon permette agli utenti di bloccare l'ascolto delle registrazioni delle ricerche audio ai dipendenti del colosso statunitense. Ecco come fare

amazon alexa Fonte foto: Zapp2Photo / Shutterstock.com

Anche Amazon, dopo Google e Apple, fa un passo indietro dopo la diffusione delle notizie sull’ascolto a campione delle registrazioni del suo assistente digitale. Ascolto da parte di dipendenti, in questo caso, e non di società terze.

Il gigante del commercio elettronico ha reso noto che è possibile, dalla pagina delle impostazioni della privacy di Alexa disattivare l’ascolto delle registrazioni dell’assistente personale. Inoltre, Amazon ha promesso un aggiornamento dei termini e condizioni d’uso al fine di rendere esplicito che, se l’utente non sceglie di disattivare le “manual review“, le sue registrazioni potrebbero essere ascoltate in forma anonima da un dipendente. Questa procedura interna ad Amazon, infatti, non è mai stata prima comunicata agli utenti ed è stata scoperta da Bloomberg nell’aprile scorso. Poco dopo sono emerse notizie di comportamenti molto simili anche da parte di Google e Apple.

Come disattivare le “manual review” di Amazon Alexa

Per comunicare ad Amazon che non vogliamo che un umano ascolti, neppure in forma anonima, le registrazioni fatte da Alexa a casa nostra, dobbiamo andare alla pagina Web delle impostazioni per la privacy e revocare il permesso di ascolto. Ciò non vuol dire che Alexa smetterà di registrare e inviare clip audio ad Amazon, ma solo che tali clip non verranno in seguito ascoltate da un dipendente. Resta invariata, invece, la procedura manuale di cancellazione delle registrazioni già effettuate.

Anche Google e Apple fanno un passo indietro

Come già accennato, non solo Amazon ha deciso di essere più cauta con le registrazioni dell’assistente vocale. Anche Google e Apple, travolte insieme ad Amazon dall’ondata di indignazione di milioni di utenti allarmati dalle notizie trapelate, hanno preso decisioni simili. Google ha completamente interrotto la procedura per un periodo di tre mesi, al fine di migliorarla e riproporla in autunno in una nuova versione più rassicurante per l’utente.

Questa decisione riguarda solo gli utenti europei ed è certamente dovuta alla recente apertura di una indagine da parte del Commissioner for Data Protection and Freedom of Information di Amburgo, in Germania, che sta cercando di capire se Google sta rispettando la direttiva europea GDPR sulla tutela dei dati personali. Apple, invece, ha interrotto l’ascolto dei file audio raccolti da Siri in tutto il mondo, in attesa di terminare una verifica interna sulla procedura. Quando l’ascolto verrà reintrodotto, però, verrà anche offerta agli utenti la possibilità di scegliere se consentire ad Apple di far ascoltare le registrazioni di Siri ai dipendenti.