Impostazioni sicurezza di Facebook, cosa sono e come funzionano
Configurare con superficialità l’account Facebook potrebbe costarvi caro: foto, post, video e tutto il resto. Insomma, la vostra privacy: ecco come difenderla

Una sorta di Zibaldone del nuovo millennio, nel quale scrivere, annotare e conservare (un po’ alla rinfusa) tutti i nostri ricordi. Per milioni e milioni di italiani (ma non solo), Facebook è diventato un diario personale che consente di avere sempre a portata di mano le foto e i video che più abbiamo a cuore. Per questo motivo vale la pena spendere qualche minuto nella sezione “Protezione” delle Impostazioni Facebook (clicca qui per accedervi direttamente). Spulciando le varie voci, infatti, si potranno comprendere quali sono gli strumenti che il social network mette a disposizione degli utenti per difendere privacy e dati personali. E nel caso in cui le impostazioni di sicurezza Facebook non dovessero risultarvi chiare, la nostra guida vi potrà essere di grande aiuto.

Attivando gli Avvisi di accesso Facebook, l’utente riceverà una notifica via posta elettronica ogni qualvolta ci si connette da un nuovo dispositivo – smartphone, tablet o PC fa poca differenza – o il social network dovesse rilevare una connessione sospetta. Facebook, infatti, archivia un elenco di dispositivi “fidati” dai quali l’utente si connette di solito: in caso il profilo sia aperto da uno smartphone non registrato o inutilizzato da tanto tempo si riceverà un messaggio automatico nella propria casella di posta elettronica. A questo punto l’utente potrà verificare che non ci sia stata alcuna attività anomala nel proprio profilo (post o foto aggiunte o rimosse) e scegliere una password sicura per aumentare il livello di protezione dell’account.

La password da sola, però, non sempre può bastare per mettere al riparo da occhi indiscreti i nostri dati. I maggiori esperti di sicurezza informatica, infatti, consigliano di attivare l’autenticazione a due passaggi ogni volta che si può. Nella sezione Approvazione degli accessi di Facebook, l’utente potrà scegliere le varie modalità per ricevere il codice numerico da utilizzare in abbinamento con la password: via SMS (abbinando il numero di telefono cellulare al proprio profilo), con una chiave USB crittografica U2F o con le app per l’autenticazione a due passaggi (l’opzione principale è l’app di Facebook per Android e iOS, ma si possono utilizzare anche app di parti terze come Google Authenticator). L’ultima opzione, Generatore di codici, serve nel caso in cui si sia perso lo smartphone e si voglia cambiare la password per evitare che qualcuno possa continuare ad accedere al nostro profilo.

Il social login permette di utilizzare le credenziali Facebook per accedere ad app e servizi di terze parti (Fifa 17 mobile, Candy Crash Saga, Farmville, Clash of Clans solo per fare alcuni nomi). Questo, però, può esporci a diversi pericoli: nel caso in cui si utilizzi il social login Facebook per app poco sicure, potrebbe anche capitare che un hacker si impossessi delle nostre credenziali e possa accedere al nostro profilo. È a questo punto che entrano in gioco le Password per le applicazioni, che consentono di generare codici “monouso” da utilizzare con questo o quel servizio web. Come funzionano le Password per le applicazioni Facebook? Dopo averle attivate, sarà sufficiente entrare all’interno delle Impostazioni di Protezione del social network, accedere alla sezione specifica e ottenere delle password ad hoc.

Attivando la Chiave pubblica Facebook, invece, sarà possibile generare una chiave OpenPGP grazie alla quale poter crittografare i messaggi che si ricevono via posta elettronica. Si tratta di una tecnica di crittografia asimmetrica, che sfrutta due chiavi (una pubblica, accessibile a tutti; e una privata, utilizzata per decodificare i messaggi che si ricevono) per elevare il livello di sicurezza delle comunicazioni tra utente e gestore della rete sociale.

Può capitare di non utilizzare Facebook per lungo tempo e restarne “chiuso fuori” perché si è dimenticata la password di accesso. È a questo punto che entrano in gioco i Contatti fidati: si tratta di alcuni amici Facebook che vi aiuteranno a rientrare in possesso del profilo collaborando (letteralmente) al vostro riconoscimento. Quando si tenterà di ottenere una nuova password, infatti, Facebook vi mostrerà le foto di alcuni dei contatti fidati, chiedendo di inserire il loro nome: a questo punto otterrete una URL che potrà utilizzare solo il contatto di cui avete indicato le generalità. Grazie alla collaborazione dell’amico sarà possibile ottenere un codice temporaneo per accedere nuovamente all’account. Maggiori dettagli sono forniti da Facebook a questo indirizzo.

Se si utilizza Facebook da anni, è probabile che si siano utilizzati diversi dispositivi (computer, smartphone, tablet e smart TV) e diversi browser o app per effettuare l’accesso al proprio profilo. Nella sezione Dispositivi riconosciuti sarà possibile consultare un elenco, in ordine cronologico, di tutte le connessioni attivate nel tempo e verificare che non ci sia nulla di strano o anomalo. Grazie al pulsante Rimuovi gli utenti potranno fare pulizia, eliminando così quei dispositivi non più utilizzati (perché sostituiti o andati persi): è buona norma, infatti, eliminare le connessioni più datate, così da non correre rischi inutili.

Ovviamente, non tutti i dispositivi riconosciuti hanno ancora una connessione attiva grazie alla quale visitare il profilo. Queste informazioni, invece, sono disponibili nell’area Dispositivi da cui hai effettuato l’accesso: qui si potrà consultare un secondo elenco dei device (computer, smartphone, tablet o smart TV) che utilizzate solitamente per aggiornare il profilo. Anche in questo caso, si tratta di una sezione utile a scoprire se c’è qualche attività sospetta riguardante il proprio account Facebook: nel caso in cui ci sia qualche elemento “anomalo” sarà sufficiente cliccare su Termina attività e il gioco è fatto.

Da tempo si discute sulla fine che faranno i nostri ricordi digitali una volta che noi non ci saremo più (cioè, saremo morti). Facebook prova a risolvere il dilemma del post-mortem con la funzionalità Contatto erede. Accedendo alle Impostazioni di protezione, infatti, si potrà indicare un contatto amico al quale “lasciare in eredità” la gestione del proprio profilo e tutto ciò che contiene. In questo modo si avrà la certezza che qualcuno continuerà a poter accedere alle foto e gli altri contenuti caricati negli anni all’interno del profilo e si eviterà che le proprie memorie, anche se digitali, vadano perse.

Facebook vi ha un po’ annoiato e non volete lasciare l’account alla “mercé” dei curiosoni digitali? Facebook vi permette di disattivare l’account, così che possiate prendere una pausa in “santa pace” e riprendere quando vorrete come se non fosse accaduto nulla. Quando disattiverete l’account, infatti, i vostri post e il vostro profilo non saranno più accessibili, ma saranno comunque ancora “disponibili” sui server dell’azienda con sede a Menlo Park. Per accedere nuovamente al profilo e riattivarlo sarà sufficiente effettuare nuovamente il login e riprendere le proprie attività social.

Se, invece, è vostra intenzione disattivare definitivamente l’account e non riprendere più le attività, allora è consigliabile scaricare l’archivio dati di Facebook relativo al proprio profilo. All’interno del file compresso si troveranno le foto, i video, i post, le note e tutti gli altri elementi condivisi negli anni sulla propria bacheca. Per ottenere il file sarà sufficiente aprire le Impostazioni Generali Facebook e, nella parte bassa della pagina, cliccare sul link Scarica una copia dei tuoi dati. Nel giro di qualche ora si riceve un messaggio di posta elettronica contenente il link dal quale ottenere l’archivio personale Facebook.

Cliccando sui link che seguono, invece, potrete scoprire suggerimenti, alcuni più tecnici altri più alla portata di tutti, riguardanti la sicurezza informatica e scoprire le tipologie di attacchi più comuni: dagli attacchi DDoS al phishing, passando per le botnet.
- Proteggere la privacy e dati personali, i consigli dell'esperto
- Sei consigli per mettere al sicuro la vostra piccola o media impresa
- Dieci consigli per non cadere nella trappola di una e-mail phishing
- Come proteggere la tua mail con Password Sicura: cos’è e come funziona
- Salvarsi dagli hacker: 5 errori da non commettere
- Allarme virus, trojan e ransomware, la guida per difendersi
- Cosa sono i ransomware e come si diffonde il contagio
- Pericolo ransomware: come difendersi con buone pratiche e antivirus
- Dilemma ransomware: è possibile fermare il “virus del riscatto”?
- Attacco ransomware: piccole e medie imprese in pericolo
- Cosa sono gli attacchi DDoS, come nascono e come difendersi
- Cos’è il phishing? Una pericolosa truffa: ecco come non abboccare
- Privacy online: ecco come salvaguardare i nostri dati personali
- Come creare una password forte per proteggere l’identità online
- Addio ai furti di password, ecco la verifica in due passaggi
- I migliori password manager per mettere al sicuro i propri dati