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Come scrivere una PEC per disdire contratti e servizi

La disdetta di contratti e servizi, da Sky a Tim, fino a Fastweb e Vodafone può essere fatta via PEC: ecco le procedure e i vantaggi di Libero PEC Family

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disdire contratti con PEC Fonte foto: Shutterstock

La Posta Elettronica Certificata è uno strumento ormai obbligatorio per aziende e liberi professionisti, che possono usarla per velocizzare e snellire le comunicazioni con la Pubblica Amministrazione, con compagnie telefoniche e così via. La PEC, infatti, ha lo stesso valore legale di una raccomandata con ricevuta di ritorno.

Per questo motivo, anche se non è obbligatoria per i comuni cittadini, può rivelarsi davvero utile e conveniente per tutti. Molte persone hanno capito che avere una PEC permette di evitare lunghe file presso uffici pubblici o altri ostacoli legati alla burocrazia e la usano abitualmente per inviare comunicazioni di diverso tipo. Per esempio, la posta certificata può essere usata per inviare la disdetta di un contratto al proprio fornitore di servizi: dalla disdetta Sky, a Tim, fino a Vodafone e così via. Basterà usare gli appositi moduli ed eventualmente allegarli all’email di posta certificata per disdire il contratto in pochi passaggi. Vediamo quali sono i vantaggi della PEC per i privati e tutte le procedure per effettuare correttamente la disdetta dei vari contratti di fornitura.

Perché usare la PEC per disdire contratti e servizi

La PEC permette di effettuare numerose attività con un incredibile risparmio di tempo e denaro rispetto a soluzioni tradizionali, come un fax o una raccomandata postale.

Come specificato nell’Art. 48 del Codice per l’Amministrazione Digitale (CAD), data e ora di invio ricezione di un file trasmesso via PEC hanno un valore legale. Quindi questo mezzo viene usato, non solo quando si deve fornire la prova di aver inviato un contenuto, ma si ha bisogno anche di certificare che la trasmissione è avvenuta in giorno e orario precisi. La posta certificata rappresenta, quindi, il mezzo più veloce per disdire contratti e servizi. Per esempio, se si vuol cambiare gestore telefonico perché si è trovata un’offerta migliore, si può inviare la disdetta via PEC a quello vecchio.

Tutte le aziende, quindi i gestori e fornitori di servizi, sono tenuti per Legge ad avere una PEC quindi è possibile comunicare con questo mezzo con tutti i brand. Il messaggio avrà lo stesso valore di una raccomandata A/R ma verrà inviato e recepito in tempi nettamente minori. Senza contare il vantaggio economico: si possono inviare infinite email a un costo annuale davvero irrisorio. Ma il vantaggio più importante di una email di posta certificata è il suo alto valore legale e la sua garanzia di integrità e sicurezza, nettamente maggiori rispetto alla raccomandata: nessuno può affermare di non aver ricevuto il messaggio, perché tutto rimane registrato nei diversi account.

Al contrario, le tradizionali raccomandate cartacee si possono perdere tra i tanti documenti e faldoni sulle scrivanie degli impiegati oppure durante il trasporto e la ricevuta di ritorno può non arrivare mai o tardare ad arrivare. E non si ha quindi l’immediata certezza di aver effettivamente disdetto il contratto.

Come disdire un contratto via PEC

Come accennato, tutti i gestori e i fornitori di servizi possiedono un indirizzo PEC per comunicare con gli utenti. Se trovarlo all’interno dei siti ufficiali è difficile, il Ministero dello Sviluppo Economico ha messo a disposizione una piattaforma ad hoc chiamata INI PEC per reperire con facilità l’indirizzo di posta certificata di aziende e professionisti. A tal proposito, nella home page è presente un banner ben evidente con la scritta “Cerca indirizzo PEC”. Una volta trovato l’indirizzo PEC è il momento di disdire.

Esistono tre tipologie di disdetta:

  • Il recesso, chiamato anche diritto di ripensamento, è gratuito se effettuato entro 14 dalla sottoscrizione del contratto avvenuto da remoto o comunque non dentro un esercizio commerciale
  • La disdetta effettuata prima della scadenza del contratto non è gratuita e diventa effettiva dopo 30 giorni dalla ricezione della comunicazione
  • La disdetta inviata a fine contratto è generalmente gratuita ma ciò dipende dal singolo contratto e dai tempi in cui si disdice

Nel caso si voglia passare ad altro operatore, che si è già individuato, bisogna conoscere e comunicare sia alla vecchia che alla nuova compagnia il codice di migrazione che si trova nella prima pagina delle fatture.

La disdetta è valida solo se inviata da un altro indirizzo PEC e non da una casella di posta elettronica tradizionale. Inoltre, bisogna ricordare di allegare i documenti richiesti in formato PED o PDF/A.

Ogni fornitore ha regole specifiche relative a tempi e modi della disdetta. Vediamo come procedere per alcune delle maggiori compagnie attive in Italia.

Come fare disdetta Sky via PEC

Per effettuare la disdetta Sky tramite PEC bisogna inquadrare il tipo di rescissione. Per esempio, il contratto Sky viene rinnovato in modo automatico ma si può effettuare la disdetta in modo gratuito, ma solo se la richiesta viene inviata entro 30 giorni dalla scadenza. Se si sono presi in affitto o comodato d’uso gli apparecchi Sky si dovranno restituire all’azienda.

Per disdire l’abbonamento Sky bisogna inviare una PEC a servizioclientisky@pec.skytv.it allegando il modulo – disponibile sul sito di Sky – con i dati anagrafici dell’abbonato e del suo contratto e una copia del suo documento di identità.

Se si ha un abbonamento dei servizi Sky integrati a Fastweb la procedura non cambia, ma se si vuol disattivare solo Fastweb mantenendo i servizi di Pay Tv bisogna specificarlo all’indirizzo fwgestionedisattivazioni@pec.fastweb.it.

Come fare PEC a Vodafone per disdetta

Usare la PEC per la disdetta Vodafone è possibile, basta inviare il modulo di disdetta che si trova nel sito ufficiale e la copia del documento di identità della persona che ha sottoscritto il contratto. Nel caso si disdica prima della scadenza del contratto si è tenuti al pagamento di una somma che va da 35 a 70 euro. Inoltre, bisogna ricordare di restituire i dispositivi dati in comodato e usufrutto, come la Vodafone Station.

Come fare PEC a Fastweb per disdetta

Per fare la disdetta Fastweb con PEC occorre inviare l’apposito modulo con i classici dati di chi ha sottoscritto il contratto e la copia della carta di identità. Nel caso di recesso anticipato e se il contratto è stato sottoscritto in una filiale, è necessario inviare anche una comunicazione scritta che specifica il motivo per cui si intende effettuare il recesso anticipato. L’indirizzo a cui trasmettere la disdetta è fwgestionedisattivazioni@pec.fastweb.it.

Come fare PEC a TIM per disdetta

Per la disdetta a TIM via PEC si procede in diversi modi. Per richiedere il numero di migrazione si può chiamare il Servizio Clienti TIM disponibile al 187. Se si vuol cessare in modo definitivo il servizio ADSL o Fibra TIM bisogna accedere al sito web della compagnia e scaricare il modulo scegliendo tra quello riservato a chi possiede a noleggio dispositivi Tim e quello per chi invece non ne possiede. Dopo aver salvato e compilato il modulo, si può inviare via PEC insieme alla carta di identità.

Tutte le procedure permettono di disdire in pochi secondi il servizio che non si desidera più. E tutto grazie alla PEC, che si dimostra, così, un ottimo strumento anche per privati.

Chi è alla ricerca di una soluzione sicura e facile da usare, anche per chi non ha troppa dimestichezza col computer, può trovare in Libero PEC Family il perfetto alleato per gestire le comunicazioni via mail da parte di privati. Il servizio offre un indirizzo di posta elettronica certificata ad un costo di soli 14,99 € all’anno per inviare messaggi certificati con lo stesso valore legale di una raccomandata con ricevuta di ritorno.

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