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Siamo arrivati ai confini dell'Universo oscuro: nel cuore abbagliante delle tenebre

Siamo arrivati ai confini dell'Universo dove regnano sovrani i misteri della materia e dell'energia oscura: le incredibili immagini della missione Euclid.

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L’Agenzia Spaziale Europea ha lanciato il 1 luglio 2023 la missione Euclid, allo scopo di esplorare la composizione e l’evoluzione dell’Universo oscuro. Ebbene, a distanza di pochi mesi i risultati sono sorprendenti: oggi possiamo ammirare in tutto il loro splendore le prime cinque immagini catturate dal telescopio. “Mai prima d’ora un telescopio spaziale era stato in grado di realizzare immagini astronomiche così nitide di una zona così ampia di cielo, con uno sguardo così profondo sull’Universo lontano”, scrive l’ESA.

Prime immagini da Euclid, l’Universo oscuro come non lo avevamo mai visto

Gli scienziati dell’ESA non hanno dubbi: Euclid è una missione che promette di rispondere alle domande sul cosiddetto “Universo oscuro”. Materia ed energia oscura costituiscono il 95% dell’Universo, ma restano un mistero ancora oggi, nonostante l’incredibile evoluzione degli strumenti e delle tecnologie a disposizione degli astronomi. Euclid ci fa ben sperare, però: le prime immagini catturate dal telescopio e trasmesse sulla Terra sono qualcosa che non avevamo mai visto prima.

La professoressa Carole Mundell, direttore scientifico dell’ESA, ha affermato: “La materia oscura unisce le galassie e le fa ruotare più rapidamente di quanto la sola materia visibile possa spiegare; l’energia oscura sta guidando l’espansione accelerata dell’universo. Euclid consentirà per la prima volta ai cosmologi di studiare insieme questi misteri oscuri concorrenti”. Ma cosa ha visto esattamente Euclid?

Le immagini parlano chiaro: quel che si apre dinanzi ai nostri occhi è uno scorcio estremamente nitido (e a colori) dell’ammasso di Perseo e la nebulosa Testa di Cavallo. In parole povere sono immagini che ritraggono per la prima volta contemporaneamente circa 100mila galassie, dimostrando l’incredibile capacità di Euclid non solo di restituire immagini molto dettagliate, ma anche comprendenti enormi porzioni di Spazio.

“Non abbiamo mai visto immagini astronomiche come questa prima, contenenti così tanti dettagli – ha affermato con grande entusiasmo René Laureijs, scienziato del progetto Euclid -. Sono ancora più belli e nitidi di quanto avremmo potuto sperare, mostrandoci molte caratteristiche mai viste prima in aree ben note del vicino Universo. Ora siamo pronti per osservare miliardi di galassie e studiare la loro evoluzione nel tempo cosmico”.

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Euclid e la più grande mappa cosmica 3D mai realizzata

“Come esseri umani, siamo riusciti a capire come funziona il 5% dell’Universo e abbiamo anche scoperto che c’è un altro 95% che ci rimane sconosciuto – ha affermato la professoressa Mundell dell’ESA -. Non possiamo viaggiare fino ai confini dell’Universo per indagare, ma riporteremo quelle immagini sulla Terra e le studieremo sui computer. Penso che sia magico”.

Eppure tutto questo con la magia ha ben poco a che vedere. Il Telescopio Euclid è un prodigio della tecnologia, in grado di rilevare galassie fino a 10 miliardi di anni luce, per “dedurre la distribuzione su larga scala della materia oscura e di rivelare l’influenza dell’energia oscura nell’universo primordiale”. Come spiegano gli scienziati dell’ESA, la materia oscura agisce come una sorta di “collante cosmico” che tiene insieme le galassie mentre l’energia oscura è quella misteriosa forza che sta accelerando il processo di espansione dell’Universo.

Euclid è soltanto all’inizio ma ha già dimostrato quanto vale. Per i prossimi sei anni avrà il compito di osservare circa 8 miliardi di galassie, le loro forme, le distanze e i movimenti, anche i più impercettibili. Così facendo gli astronomi saranno in grado di creare la più grande mappa cosmica 3D mai realizzata. È vero che forse Euclid non risolverà immediatamente il mistero della materia oscura, ma è un primo passo importante per definire dove si trova e come si comporta.