Libero
SCIENZA

Cosa sappiamo sul ciclone Medusa in arrivo in Italia

Le temperature caleranno drasticamente e finalmente ricomincerà a piovere: anche in Italia è atteso il ciclone Medusa, ecco come cambierà il clima.

Pubblicato:

Un ottobre così caldo non lo avevamo mai vissuto, ma ora l’estate sta davvero per finire: anche in Italia è atteso l’arrivo del ciclone Medusa, che cambierà drasticamente il clima dando ufficialmente il via all’autunno. Ma la situazione non è delle più rosee, visto che questo comportamento anomalo è senza dubbio uno dei segnali del cambiamento climatico da non sottovalutare. Ecco tutto quello che sappiamo.

Arriva il ciclone Medusa: cosa cambia

L’estate sta davvero per finire: dopo settimane di temperature anomale, che hanno spinto persino gli stabilimenti balneari di tutta Italia a protrarre la stagione, ora il clima sta per cambiare. È infatti in arrivo il ciclone Medusa, proveniente dall’Oceano Atlantico, e porterà con sé freddo e piogge intense. La perturbazione sostituirà l’anticiclone africano che ha caratterizzato questo ottobre così strano, con un sole che ha continuato a splendere per lunghi giorni ininterrottamente, facendo salire la colonnina di mercurio ben al di sopra di quella che dovrebbe essere la media stagionale.

Il ciclone Medusa, alimentato da aria più fresca e dai venti di libeccio, ha già fatto la sua comparsa in Portogallo e Spagna, e in questa settimana colpirà anche l’Italia. Che cosa cambierà? Inizialmente, le temperature crolleranno nelle regioni del nord: qui si verificheranno precipitazioni anche molto intense, che si sposteranno in seguito anche al centro-sud, dove arriverà il freddo. Tutto ciò avverrà nel giro di poche ore, un cambiamento repentino che ci spingerà a mettere via i pantaloncini corti e ad indossare i primi maglioncini della stagione.

Il riscaldamento globale e i suoi effetti

Dire addio all’estate lascia sempre un po’ di tristezza, ma mai come quest’anno si attendeva l’arrivo del freddo. Sebbene avere temperature ancora così alte sia stato piacevole, non dobbiamo sottovalutare ciò che questo ottobre anomalo sottende: i cambiamenti climatici, alla base di questa stagione calda quasi infinita, rappresentano un problema che ormai si sta facendo sempre più manifesto. Settimane di temperature al di sopra della media stagionale e di piogge pressoché inesistenti in tutta Italia hanno messo alla prova il territorio, con siccità e coltivazioni “impazzite”.

Su scala più ampia, il riscaldamento globale ha effetti disastrosi: i ghiacci continuano a sciogliersi ad un livello allarmante, causando un innalzamento del livello dei mari sempre più importante. E gli oceani stessi stanno diventando più caldi – quest’anno, si sono raggiunte temperature da record. Oltre alle variazioni climatiche, che hanno influenzato persino El Niño, il riscaldamento oceanico ha numerosi altri effetti: ad esempio, sta modificando l’habitat di numerose specie marine, provocandone la morte o lo spostamento verso altre regioni, dove entrano in conflitto con le specie autoctone.

Purtroppo, la situazione non sembra destinata a migliorare. Se non invertiremo presto la rotta, avremo estati sempre più lunghe e roventi, proprio come quella che abbiamo vissuto quest’anno, e che ha avuto pesanti conseguenze. I ghiacciai saranno a rischio, provocando sconvolgimenti climatici in tutto il mondo e aumentando il livello delle acque: le zone costiere potrebbero scomparire, sommerse dai mari. E avremo alluvioni, uragani e altri fenomeni naturali sempre più intensi e frequenti, causando problemi e perdite umane.