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Adesso preoccupano gli uragani: ecco cosa dobbiamo aspettarci

Scatta l'allarme per le tempeste tropicali: secondo le ultime previsioni degli esperti, questa stagione degli uragani sarà ben al di sopra della norma.

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La stagione degli uragani è nel suo massimo dell’attività, e secondo gli esperti sarà ben al di sopra rispetto alla norma, nonostante le precedenti previsioni fossero più rassicuranti. L’allarme arriva dagli scienziati della NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration). Ecco quali sono le cause di questa anomala scia di tempeste tropicali e che cosa dobbiamo ancora aspettarci.

Le allarmanti previsioni degli esperti

Ha avuto inizio lo scorso 1° giugno 2023 e si protrarrà fino a novembre: è la stagione degli uragani atlantici, ovvero quella fascia temporale in cui c’è più probabilità che, nel cuore dell’Oceano Atlantico, si formino tempeste tropicali. Secondo le previsioni, quella di quest’anno sarà particolarmente preoccupante e avrà un “livello di attività superiore al normale”, come affermano gli scienziati della NOAA nel loro aggiornamento annuale. Ciò arriva a qualche mese di distanza dalle precedenti prospettive sull’andamento della stagione degli uragani, pubblicate lo scorso maggio.

In precedenza, infatti, gli esperti prevedevano da 12 a 17 tempeste nominate (così vengono indicati quegli eventi atmosferici talmente potenti che gli scienziati danno loro un nome). E, per la prima volta negli ultimi otto anni, sembrava che avremmo avuto un numero di fenomeni ciclonici “nella norma”. Ora il nuovo bollettino è decisamente più allarmante: si prevedono dalle 14 alle 21 tempeste, e la metà di esse dovrebbe trasformarsi in uragani in piena regola. “Durante gli anni attivi, raddoppiano le possibilità che un uragano colpisca la costa orientale degli Stati Uniti, rispetto a una stagione nella media o inferiore alla media” – ha affermato Matthew Rosencrans, del Climate Prediction Center della NOAA.

Gli esperti hanno già contato almeno cinque tempeste nominate, e sono sicuri che ce ne saranno diverse altre entro la fine della stagione. Secondo l’agenzia, nonostante le previsioni diventino di anno in anno più accurate grazie alle nuove tecnologie, il cambiamento repentino avvenuto in queste settimane rispetto alle prospettive di maggio non è insolito: “Questi cambiamenti sono in linea con molte delle previsioni precedenti” – ha dichiarato Rosencrans. Ma a che cosa è dovuto questo incremento nell’attività della stagione degli uragani?

Perché quest’anno sono previsti più uragani

Il motivo principale per cui gli scienziati si aspettano un anno di maggiore attività è che l’acqua dell’Oceano Atlantico, soprattutto nell’area in cui si formano gli uragani, è calda in maniera anomala in questo periodo. E lo dovrebbe rimanere per tutta la stagione. “La temperatura della superficie dell’oceano tra giugno e luglio, nella principale regione di sviluppo nel Nord Atlantico, è stata la più calda dal 1950, con 1,23°C al di sopra della norma” – ha spiegato Rosencrans. Questi dati rientrano perfettamente nella tendenza globale che vede le temperature degli oceani in continuo aumento, a causa dei cambiamenti climatici. Ma non è ancora chiaro come mai quest’anno si sia verificato questo caldo record.

Il 2023, tra l’altro, è un anno caratterizzato dalla presenza di El Niño, ovvero siamo in presenza di un modello climatico che solitamente crea condizioni di vento tali da disturbare gli uragani. Ma, secondo gli esperti, è probabile che l’aumento delle temperature dell’acqua oceanica controbilanci questo effetto. È dunque importante essere preparati a quella che potrebbe diventare una situazione d’emergenza. I funzionari federali continuano ad avvisare le popolazioni che vivono in aree a rischio uragani, elaborando piani di evacuazione e strategie per affrontare le eventuali crisi dovute ad interruzioni di energia elettrica, assistenza agli anziani, alle persone con disabilità, ai bambini e agli animali domestici.

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