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SCIENZA

In fondo all’Oceano c’è l’accesso a “un altro mondo”: avvistate creature mai viste

Gli oceani pullulano di creature misteriose, delicate, elaborate, ma quelle avvistate di recente sembrano proprio aprire le porte di un altro mondo

Avvistate nuove creature oceaniche. E cambia ogni cosa su ciò che sapevamo

Se ciò che sappiamo sulle creature terrestri è davvero poco, immaginate quanto possano essere misteriose le creature oceaniche che in ogni momento del giorno e della notte si muovono nelle nostre acque.

In effetti, sono tanti gli scienziati che cercano di far luce sulla vita nelle profondità dell’Oceano. E di recente, qualcuno c’è riuscito, scoprendo che tra sabbia, rocce e correnti si muovono degli esseri mai visti, in grado di spalancare le porte di un altro mondo.

Le creature oceaniche e la bioluminescenza

Ebbene sì. Un team di scienziati guidati dall’autrice e ricercatrice Michelle Nijhuis si è dato da fare per analizzare le creature che vivono sul fondo dell’Oceano. In particolare, il team si è mosso su tre macro-temi: mistero, scoperta e innovazione. Per cercare di far combaciare i temi, gli scienziati si sono trovati d’accordo nel partire da una peculiarità di queste creature, ovvero la bioluminescenza.

Per chi non lo sapesse, la bioluminescenza è un fenomeno (molto diffuso sul fondo del mare) per cui gli organismi viventi emettono una luce più o meno tenue. Per farlo, innescano delle specifiche reazioni chimiche,  interessanti da molti punti di vista. La cosa più importante da sapere, in questo contesto, è che tramite la bioluminescenza si possono anche trasmettere dei messaggi.

Nuove creature avvistate e misteri da scoprire

Analizzando diverse aree della Terra e partendo dalla bioluminescenza, gli scienziati hanno scoperto nuove specie animali sui fondali dell’Oceano, provenienti dagli abissi più profondi e reconditi, ancora inesplorati. Dei veri e propri nuovi mondi che però, in qualche modo, hanno dato vita a creature adattabili e poliedriche, in grado di approcciarsi in modo versatile all’ecosistema oceanico.

La scoperta è stata dovuta alle scie luminose che queste creature hanno lasciato alle loro spalle nel fare qualcosa di impensabile: percorrere distanze enormi per arrivare dal fondo del mare alla superficie. Le scie luminose analizzate contengono una quantità di informazioni chimiche inaspettate e strane, ricche di dati complessi che danno alle altre creature indicazioni e suggerimenti precisi su cosa fare e come muoversi.

Ma non è tutto qui, perché i sentieri bioluminescenti tracciati da queste creature oceaniche permettono anche ai loro simili (e non solo) di non soffrire.

Il potenziale delle scie delle creature oceaniche

Proprio così: stando a quanto rilevato dal team di Michelle Nijhuis, le creature marine sono esposte a molti agenti patogeni e hanno sviluppato una sorprendente varietà di difese chimiche per tutelarsi. Queste sostanze chimiche sono in grado di proteggere le altre creature marine da dolori e virus e si ipotizza che possano essere trasformate anche in trattamenti per gli esseri umani.

Nei prossimi mesi, nuovi team di scienziati, tra cui biologi e patologi, si cimenteranno nello studio delle scie e, se possibile e senza interferire con il loro ecosistema, cercheranno anche di approfondire la conoscenza di queste nuove creature che sembrano aprire le porte di nuovi mondi abissali e misteriosi, tanto complessi quanto intriganti perché in grado di fornire alle specie che le abitano tutte le carte in regola per sopravvivere in modi imprevedibili.