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Elon Musk rischia grosso: le minacce dalla Russia

Alta tensione tra Elon Musk e Dmitry Rogozin, direttore dell'agenzia spaziale russa: le minacce per aver inviato i terminali Starlink in Ucraina

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Le minacce della Russia a Elon Musk: la risposta Fonte foto: getty images

L’atmosfera su Twitter si è fatta all’improvviso più tesa: Dmitry Rogozin, il direttore dell’agenzia spaziale russa Roscosmos, ha non troppo velatamente minacciato Elon Musk, che da pochi giorni è anche il proprietario del social network.

Oggetto del contendere è la fornitura di Starlink che il CEO di Tesla e SpaceX, nelle prime fasi del conflitto in Ucraina, aveva inviato al governo di Kiev su richiesta esplicita del Ministro ucraino Mykhailo Fedorov.

La minaccia a Elon Musk

Il tutto è iniziato poche ore fa, alle 2.40 circa ora italiana, quando Elon Musk – dal suo profilo da oltre 90 milioni di follower – ha pubblicato un estratto di una dichiarazione rilasciata da Dmitry Rogozin, qualche ora prima, ai media russi.

Nell’affermazione del direttore di Roscosmos si legge che dalla testimonianza di un comandante delle forze ucraine catturato in battaglia, “è emerso che i terminali del sistema internet Starlink di Elon Musk sono stati recapitati tramite elicottero ai militanti del battaglione Azov e ai Marines ucraini a Mariupol”.

Secondo le fonti russe, il sistema di connessione satellitare di Elon Musk è stato veicolato direttamente dal Pentagono per sostenere “con attrezzatura per telecomunicazioni militari le forze fasciste in Ucraina”: per Rogozin, cioè, il CEO di SpaceX sarebbe personalmente coinvolto nella guerra in corso, o almeno così sembra.

La breve dichiarazione di Rogozin termina così: “Per questo sarai ritenuto responsabile come un adulto – non importa quanto fai il buffone”. Il direttore di Roscosmos non è nuovo a dichiarazioni forti, specialmente sul social network oggi di proprietà dell’acerrimo nemico Musk.

Poche settimane dopo l’alzarsi delle sanzioni UE contro la Russia, Rogozin aveva anche minacciato di abbandonare la Stazione Spaziale Internazionale facendola cadere sulla Terra, pubblicando un esplicito video in cui si lasciava “a piedi” l’astronauta NASA Mark Vande Hei, arrivato sulla ISS sulla Soyuz russa.

Dal canto suo, da quando è iniziata la guerra, Elon Musk ha letteralmente sfidato Putin a duello e polemizzato col leader ceceno Kadirov, esponendosi sin da subito sull’accidentato terreno di una situazione estremamente delicata.

La risposta di Musk a Rogozin

Il rapporto tra Musk e Rogozin non è mai stato dei migliori: Twitter, in particolare nel corso degli ultimi mesi, è stato il palcoscenico di diverse polemiche tra il CEO di SpaceX e il direttore di Roscosmos.

Rogozin si è espresso anche sulla recente acquisizione del social network da parte di Elon Musk, affermando che il passaggio di proprietà non avrebbe avuto alcun effetto sulla libertà di parola – contro il claim portante di tutta l’operazione finanziaria.

Ovviamente arrivano dichiarazioni di solidarietà da tutto il mondo per Elon Musk, ma è già arrivata anche una prima risposta di Rogozin – che ormai da qualche tempo ha reso privato il proprio profilo Twitter.

Nessuno ti vuole uccidere, smettila di scherzare”, scrive il direttore di Roscosmos, “oggi il mio Paese celebra il Giorno della Vittoria sul fascismo. Dopo quel che avete fatto, fornendo materiale militare ai nazisti ucraini, purtroppo non posso congratularmi con voi”.

La minaccia non sarebbe quindi così aperta come poteva sembrare ad una prima lettura, forse. In ogni caso, la risposta di Elon Musk suona piuttosto sarcastica: “Se muoio in circostanze misteriose, è stato bello conoscervi” è l’ultimo Tweet di Musk. Per ora.