Emersi i resti di una città antichissima: un tesoro sottoterra
Scavando nei dintorni di Praga sono emersi i resti di una città antichissima, molto più dei celebri monoliti di Stonehenge: una testimonianza unica nel suo genere.
Testimonianze antichissime di civiltà ormai perdute ci affascinano praticamente da sempre. Tutti noi abbiamo fantasticato sulle grandi Piramidi di Giza, la più antica delle quali risale al 2.600 a.C., oppure sul complesso neolitico di Stonehenge in Inghilterra, uno dei luoghi più affascinanti e misteriosi del Pianeta. L’elenco potrebbe proseguire, ma recentemente c’è un sito che ha catturato l’attenzione degli studiosi in un luogo inaspettato: il cosiddetto “tondi” (roundel o rondely) neolitico emerso vicino a Praga, nel cuore dell’Europa.
Scoperti antichissimi resti di una città vicino Praga
Quel che è emerso nell’Europa Centrale ha dell’incredibile e non solo per il valore intrinseco dei reperti, piuttosto per la loro datazione: si tratta dei resti di una città antichissima, molto più del complesso monolitico di Stonehenge in Inghilterra (3.000-2.000 a.C.) o di Sí an Bhrú (Newgrange) in Irlanda, una grande tomba a corridoio unica nel suo genere costruita presumibilmente intorno al 3.200 a.C.
Come ha raccontato a Radio Prague International in una dettagliata intervista, l’archeologo Jaroslav Řídký – portavoce dell’Istituto di Archeologia dell’Accademia delle Scienze Ceca a Praga – sostiene senza alcun dubbio che si tratti del sito preistorico più antico del Vecchio Continente, nonché una delle scoperte archeologiche più importanti della Repubblica Ceca. E vale assolutamente la pena conoscerla.
“I cosiddetti tondi (roundel o rondely, ndr) sono la più antica testimonianza di architettura in tutta Europa – ha affermato il dottor Řídký -. Sono una serie di fossati circolari e sono sempre disposti in cerchio con due, tre, quattro o più ingressi al centro, di cui quattro sono i più comuni. I fossati circolari di solito sono compresi tra uno e tre, molto raramente quattro. L’intera struttura raggiunge in media tra i 30 e i 240 metri, ma più comunemente si trovano tra i 60 e gli 80 metri. Forse dovrei sottolineare che questi fossati sono generalmente larghi circa un metro e mezzo, ma conosciamo fossati larghi fino a quattordici metri e profondi sei”.
Dove si trovano i roundel o rondely
Quelli che possiamo ammirare oggi purtroppo sono soltanto i resti di una città antichissima, molto più di Stonehenge. Risalente a quasi 7.000 anni fa – durante il tardo Neolitico o Nuova Età della Pietra – con molta probabilità si tratta dell’antico sito in cui si stabilì una comunità agricola locale. Tuttavia, resta ancora un mistero il reale scopo di questo edificio circolare, e le ipotesi sono ancora al vaglio degli studiosi.
Ipotesi che hanno a che fare anche con la struttura dell’edificio in sé: c’è chi sostiene che internamente fosse in legno, chi invece ritiene che la composizione fosse più complessa con muri intonacati con il fango. L’unica certezza è che i ricercatori, già a conoscenza del tondo di Vinoř negli anni ’80, oggi con i nuovi scavi possono aggiungere dei tasselli finora inediti. Il team del dottor Miroslav Kraus, direttore degli scavi, ha recuperato frammenti di ceramica, ossa di animali e strumenti di pietra nel grande tondo.
Le nuove scoperte relative al tondo di Vinoř sono solo le ultime in ordine di tempo. Attualmente sono stati scoperti circa 200 tondi, di cui circa 55 si trovano nella Repubblica Ceca (come il tondo di Kolín e quello di Třebovětice). “Tutti probabilmente combinavano diverse funzioni, la più importante delle quali socio-rituale – ha spiegato Řídký -. È probabile che i tondi siano stati costruiti per assembramenti di un gran numero di persone, magari per commemorare eventi importanti per loro come comunità, come riti di passaggio, fenomeni astronomici o scambi economici”.
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