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L'energia pulita del futuro potrebbe arrivare dal bismuto

I ricercatori stanno usando composti a base di bismuto anche nel fotovoltaico. Si tratta di un metallo pesante e fragile che, un giorno, potrebbe alimentare i dispositivi elettronici.

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L'energia pulita del futuro potrebbe arrivare dal bismuto Fonte foto: 123rf

Il bismuto, un metallo pesante e fragile, potrebbe alimentare l’energia pulita del futuro. È comunemente noto come ingrediente principale di Pepto Bismol e, dopo essere stato fuso e poi raffreddato lentamente, forma dei cristalli geometrici colorati. Alcuni scienziati, come Robert Hoye, docente nel dipartimento di materiali dell’Imperial College di Londra, stanno utilizzando composti a base di bismuto nel fotovoltaico, ma l’obiettivo è di verificare se potrà, un giorno, alimentare i dispositivi elettronici. Il bismuto ha proprietà elettroniche uniche e i ricercatori ritengono possa essere sfruttato al posto delle batterie in miliardi di prodotti, come i sensori domestici o i monitor sanitari.

Le capacità del bismuto

Il bismuto è il più pesante dei cosiddetti “metalli pesanti” ed è l’unico a non essere tossico. Ha capacità di assorbire la luce e, a differenza di altri metalli, è benigno e non danneggia le persone o l’ambiente. Se, per esempio, finisce in una discarica, non rilascerebbe metalli tossici nel suolo e nell’acqua. L’elettronica attuale, invece, contiene metalli come piombo, cadmio e tellurio che, oltre a prevedere una procedura di smaltimento non semplice, danneggiano l’ambiente. A parlare con il professor Robert Hoye delle capacità del bismuto per l’energia del futuro è stato Verge Science che ha portato del metallo grezzo al MakerSpace di Staten Island per delle sperimentazioni.

Il bismuto è stato riscaldato in un pentolino fino a farlo fondere e poi gli si sono state tolte le scorie in superficie. Una volta raffreddato si sono formati i cristalli con sfumature colorate e iridescenti. I ricercatori ritengono che questo materiale, combinato con altri, possa avere delle interessanti proprietà utili nell’elettronica. Gli scienziati stanno cercando di comprendere come siano disposti gli elettroni attorno al suo nucleo.

Un’altra ricerca della fisica italiana Giulia Galli ha invece studiato come il vanadato di bismuto potrebbe rendere l’idrogeno il carburante del futuro perché ne semplifica l’estrazione. Il composto ha il vantaggio di assorbire molti tipi di luce, ma nel modo in cui viene utilizzato non rilascia abbastanza elettroni nell’acqua. Galli ha spiegato che cambiando la disposizione degli atomi di bismuto, vanadio e ossigeno, attraverso un semplice trattamento chimico, si è scoperto che gli elettroni messi in movimento dalla luce solare arrivano in acqua più facilmente consentendo di liberare una maggior quantità di idrogeno.

Sul bismuto e le sue capacità sono varie le ricerche volte allo scopo di individuare tutti i suoi possibili utilizzi nel campo dell’energia del futuro. In tema di sostenibilità, invece, un team internazionale ha ideato un tessuto capace di assorbire l’anidride carbonica, mentre a Singapore è stato scoperto un metodo per convertire il sudore in energia da usare per alimentare piccoli dispositivi elettronici.