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Grok, l'AI di Elon Musk, adesso è open source: cosa cambia

Grok AI, il modello di intelligenza artificiale di Elon Musk, è stato reso open source, ecco cosa cambia ora

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grok-ia Fonte foto: xIA

Elon Musk lancia la sfida ad OpenAI e ChatGPT. Il nuovo modello Grok AI, attualmente in sviluppo da parte di xAI, azienda fondata lo scorso anno da Musk, è stato reso open source con l’obiettivo di incrementarne, rapidamente, la diffusione.

Gli sviluppatori potranno accedere al codice di Grok AI, tramite GitHub, per realizzare applicazioni potenziate dall’AI, sfruttando gli oltre 314 miliardi di parametri su cui si basa il modello Grok-1. Ci sono, però, alcune limitazioni da considerare: il codice di addestramento non è accessibile.

Grok AI diventa open source

La scelta di xAI di rendere open source la sua Grok AI punta a semplificare l’adozione del modello di intelligenza artificiale su scala globale. Per gli sviluppatori, infatti, c’è la possibilità di utilizzare il codice di Grok per andare a creare applicazioni di intelligenza artificiale, sfruttando appieno le capacità del modello.

Grok è utilizzabile per creare chatbot, in grado di sostenere conversazioni naturali, generare testi ed effettuare traduzioni automatiche. Gli utenti Premium+ di X possono già accedere a un chatbot basato sull’IA dell’azienda.

Toccherà ai singoli sviluppatori valutare le potenzialità di Grok e verificare le modalità per implementare nelle proprie applicazioni le funzionalità AI del modello che viene concesso con licenza Apache License 2.0 e, quindi, è utilizzabile anche per uso commerciale.

Nel comunicato ufficiale di xAI, inoltre, si legge come il modello sia stato addestrato sfruttando “una grande quantità di testo” anche se “non è ottimizzato per un’attività particolare“. Il modello è stato addestrato da zero da xAI che, però, non ha chiarito quali sono stati i dati di partenza per lo sviluppo e l’addestramento di Grok (la versione open source ha terminato la fase di pre-addestramento ad ottobre 2023).

Grok non è addestrabile

xAI ha reso open source il codice base di Grok AI, permettendo agli sviluppatori di poter utilizzare l’intelligenza artificiale per la realizzazione di applicazioni di vario tipo. È importante sottolineare, però, che non è possibile addestrare Grok in quanto il codice di addestramento non è open source.

Non c’è la possibilità di insegnare nuove abilità o fornire nuove informazioni all’AI. Sviluppatori e ricercatori, in ogni caso, potranno accedere al codice e potranno contribuire allo sviluppo futuro, evidenziando le criticità del modello e i suoi punti di forza.

Il progetto Grok, infatti, è ancora lontano dal suo completamento, in ogni caso. Rendere open source il codice è un passaggio importante per sostenere la diffusione del modello che, in futuro, è destinato a ricevere ulteriori aggiornamenti e miglioramenti, con nuove versioni del codice che potrebbero essere rese open source, con le stesse modalità, da parte di xAI.