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SCIENZA

Hanno trovato una galassia sconosciuta: la scoperta

Grazie ai telescopi James Webb e Hubble, NASA ed ESA hanno avuto la possibilità di individuare una galassia mai vista prima e lontanissima

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Quando i due celebri telescopi Hubble e James Webb uniscono le loro forze, non ce n’è proprio per nessuno. Le immagini del cosmo che riescono a riprodurre insieme sono tra le più accurate e interessanti, in grado di raccontare molto sull’universo e sui suoi principali misteri. L’ultimo esempio delle capacità congiunte di osservazione si è avuto nei giorni scorsi.

Si dice sempre che le stelle sono tante (milioni di milioni, secondo un vecchio spot pubblicitario), ma anche le galassie non scherzano. Ecco perché non ci si deve stupire più di tanto se la NASA è stata capace di immortalare per la prima volta in assoluto una galassia nuova di zecca, un risultato reso possibile dalle diverse lunghezze d’onda della luce.

Non bisogna dimenticare, infatti, che James Webb ha la capacità di rilevare la luce infrarossa che è invisibile all’occhio umano, mentre Hubble può osservare gli oggetti celesti nella luce visibile ma anche in quella ultravioletta. Entrando più nel dettaglio della recente scoperta, si sta parlando di una coppia. In pratica, gli astronomi hanno avuto a che fare con una galassia ellittica e con una galassia a spirale, un “duo” che è noto come VV 191. Ci si trova a circa 700 milioni di anni luce dalla Terra ed è stato merito di James Webb se si è riusciti a tracciare con precisione la luce emessa dalla galassia ellittica di colore bianco. Nella galassia a spirale, poi, è stata identificata la polvere interstellare.

Una galassia “debole”

Il lavoro congiunto dei due telescopi è parte integrante del programma di osservazione spaziale ribattezzato Prime Extragalactic Areas for Reionization and Lensing Science, abbreviato più semplicemente in PEARLS. La selezione di galassie è avvenuta tra ben 2mila immagini che sono state messe a disposizione da privati cittadini, volontari che condividono con piacere le loro competenze. C’è una galassia mai intravista prima, caratterizzata da un debole arco rosso, il che significa che è molto lontana da noi, dunque l’aspetto assunto nelle fotografie dei telescopi appare deformato.

Che cosa racconta la galassia lontana

In poche parole la sua luce è stata letteralmente piegata dalla gravità dell’altra galassia, quella ellittica. I due sistemi stellari sembrano essere molto vicini tra loro, ma in realtà non interagiscono mai. Tra l’altro, le immagini della galassia più lontana sono così “deboli” che i dati del telescopio Hubble non hanno avuto la possibilità di riconoscerle: al contrario, si possono notare molto bene nell’osservazione di James Webb. Secondo quanto riferito dagli esperti, scoperte come quella appena descritta sono fondamentali per ricostruire con precisione quanta massa ci sia nelle singole stelle.

Allo stesso tempo, con una galassia del genere se ne sa di più in merito alla materia oscura presente nel nucleo del sistema stesso. Lo scatto mozzafiato reso pubblico dalla NASA e dall’ESA apre la strada alla risoluzione di misteri molto più profondi per quel che riguarda l’universo. Il fatto che ci siano spirali irregolari dalle dimensioni apparentemente simili, ma con colori diversi, è un dettaglio che va approfondito con estrema cautela. Se non altro è la conferma che con il telescopio James Webb si possono davvero individuare gli oggetti celesti più impensabili e lontani dal nostro pianeta.