
Il nuovo smartwatch di Fossil sarà molto più veloce
Fossil tiene alte le aspettative nei confronti del suo prossimo smartwatch di sesta generazione, che è destinato ad arrivare a breve.
“Quest’anno porteremo sul mercato lo smartwatch con Wear OS migliore che si possa realizzare”: aveva svelato così le proprie carte il noto produttore di orologi (anche smart) Fossil, in un comunicato stampa congiunto con Qualcomm del mese scorso, mostrando in maniera evidente di essere molto sicura di ciò che aveva in sviluppo.
Nessun timore di alzare troppo le aspettative e, magari, di non riuscire a gestirle o di deludere qualcuno. Fossil crede parecchio nel suo nuovo smartwatch e non ha timore di darlo a vedere. Del resto la società ne parla da diverso tempo: a giugno aveva confermato le indiscrezioni che raccontavano di un nuovo smartwatch in sviluppo di sesta generazione, aggiungendo che si sarebbe trattato di un prodotto premium con Wear OS, il sistema operativo per indossabili di Google, e che sarebbe arrivato entro l’autunno. A giudicare dalle notizie che arrivano oggi, potremmo dire che ci sono tutti i presupposti affinché i tempi vengano rispettati.
La sesta generazione di Fossil è in arrivo
Fossil nelle scorse ore ha inviato una e-mail sulla sesta generazione di smartwatch, che “sta arrivando”. Molto più evidente invece lo slogan che campeggia in cima all’immagine allegata: “Molto di più, molto più veloce“, si legge.
Più in basso invece con caratteri ben più piccoli Fossil scrive: “Lo smartwatch più nuovo ed avanzato di Fossil arriverà presto. Iscriviti per essere tra i primi ad averlo”. Questie le parole che provengono dall’azienda stessa, tramite una email inviata alla sua mailing list di clienti e fan, la quale dunque conferma che i tempi sono pressoché maturi affinché vengano finalmente tolti i veli dalla sesta generazione di smartwatch.
Che è piuttosto attesa se non altro perché dovrebbe includere il chip Snapdragon Wear 4100, su cui Qualcomm ha riversato molte energie per far sì che segnasse un punto di rottura rispetto alle generazioni precedenti.
Il leader americano in precedenza non aveva mostrato di essere a suo agio nel mercato degli indossabili quanto lo fosse invece sul fronte smartphone, ed i precedenti Snapdragon Wear non erano impeccabili sotto il profilo delle prestazioni ma soprattutto dell’efficienza energetica, quindi dei consumi.
Lo Snapdragon Wear 4100 è stato promosso come un chip in grado di garantire non solo un significativo incremento prestazionale di GPU, CPU e memoria, ma soprattutto un guadagno in termini di autonomia, con un risparmio energetico incrementato del 25% rispetto alle generazioni passate.
Le incertezze su Wear OS 3 e le migliorie
Sul prossimo smartwatch di Fossil però pesano le incertezze legate a Wear OS 3, ma potrebbe non ricevere la prossima versione del sistema operativo di Google fino a metà del prossimo anno e comunque, anche in quel momento, potrebbero esserci delle limitazioni legate alla mancanza del supporto nativo all’OS.
Al di là dei dettagli specifici sui quali aleggia più di qualche dubbio in mancanza di informazioni precise, Fossil aveva dato delle indicazioni sulle migliorie tecniche che avrebbero debuttato con lo smartwatch di sesta generazione: migliore autonomia, supporto ad LTE, delle “funzionalità sanitarie avanzate”, dimensioni maggiori e prezzo “premium”.