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La ISS costretta a sterzare per evitare spazzatura spaziale

Il movimento della Stazione Spaziale Internazionale per evitare di scontrarsi con detriti americani: per via della spazzatura spaziale la ISS è stata costretta a deviare

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La ISS costretta a sterzare per evitare spazzatura spaziale Fonte foto: iStock

Il viaggio nello spazio non è mai facile. Ci sono mille ostacoli: l’assenza di gravità, la lontananza dalla terra, la mancanza di ossigeno e la diplomazia tra Stati che hanno missioni nello spazio. Tra questi fattori ce n’è un altro che molto spesso viene ignorato: la spazzatura spaziale. Ed è proprio questo il motivo che ha costretto la Stazione Spaziale Internazionale a cambiare rotta.

Cos’è la spazzatura spaziale

I detriti spaziali sono veicoli di lancio scartati o parti di veicoli, che galleggiando e orbitando intorno alla Terra rischiano di scontrarsi con i satelliti o, come in questo caso, con la Stazione Spaziale Internazionale.

Di solito la loro orbita è prevedibile, e gli astronauti da terra o dallo spazio sono in grado di compiere movimenti che li mettano in sicurezza.

Martedì la NASA aveva rimandato una camminata nello spazio che serviva a riparare un’antenna difettosa sulla ISS. Lo ha fatto proprio perché i suoi sistemi matematici avevano previsto una possibile collisione tra gli astronauti e dei detriti.

Esistono anche nuove tecnologie che hanno come obiettivo la rimozione della spazzatura nello spazio.

Cosa è successo alla Stazione Spaziale Internazionale

Nelle scorse ore la ISS è stata costretta a sterzare, per allontanarsi dai resti di un veicolo di lancio americano. La notizia è stata data dall’agenzia spaziale russa Roscosmos, che già qualche mese fa aveva dato un altro allarme inquietante.

L’orbita della stazione si è abbassata di 310 metri per tre minuti per evitare un incontro ravvicinato con un frammento di un veicolo mandato nello spazio dagli Stati Uniti nel 1994: come sappiamo infatti gli oggetti nello spazio possono rimanere nell’orbita della Terra per secoli.

Non dovrebbero esserci state conseguenze o danni particolari: è stato confermato il lancio del razzo russo Soyuz MS-20, che partirà mercoledì proprio per atterrare sulla Stazione Spaziale Internazionale.

Non è l’unico evento recente legato alla spazzatura spaziale: il mese scorso un test missilistico anti-satellite portato avanti dalla Russia aveva generato un campo di spazzatura spaziale nell’orbita bassa della Terra, mettendo a rischio la Stazione Spaziale Internazionale. Un gesto che metterà a rischio le prossime missioni spaziali, per anni.