L'Italia regala ancora sorprese: un'altra grande scoperta a Pompei
A Pompei sono stati ritrovati tre scheletri, due di altrettante donne e uno di un bambino piccolo: sono vittime dei tragici fatti del 79 d.C.
Sembra sempre di conoscere ogni dettaglio dell’eruzione vulcanica più famosa del nostro paese, quella di Pompei nel 79 dopo Cristo. A distanza di quasi duemila anni, invece, si scoprono nuovi dettagli interessanti e che contribuiscono a rendere ancora più drammatica la vicenda. Il caso emblematico è quello dei resti ritrovati negli ultimi giorni in questa zona della Campania.
Si sta parlando delle ossa appartenute a tre persone che sono rimaste vittime della furia del Vesuvio, parti di scheletri che si sono conservate molto bene nonostante il trascorrere del tempo. La storia che ha visto come protagonisti questi abitanti dell’antica Pompei merita di essere approfondita, anche se è tragica come quella di tutte le vittime.
Il terremoto prima dell’eruzione a Pompei
Come hanno sottolineato gli esperti, i resti ossei appartenevano molto probabilmente a due donne e a un bambino piccolo, di appena 3 o 4 anni al massimo per la precisione. Una volta accortisi delle scosse telluriche che preannunciavano l’eruzione, avrebbero cercato riparo. Sono stati infatti ritrovati in un edificio che in passato era un panificio: purtroppo però la morte li ha sorpresi quando si pensava che il peggio potesse essere passato. Tra l’altro, non è nemmeno la prima scoperta di questo tipo avvenuta di recente. Giusto due settimane fa era accaduto qualcosa di moto simile.
Altri due scheletri sono stati rinvenuti a Pompei e anche in questo caso l’eruzione del Vesuvio non dovrebbe aver avuto alcuna responsabilità. Secondo quanto riferito dai curatori del sito archeologico, le persone in questione avrebbero perso la vita in seguito a un terremoto, come testimoniato dalle ossa fratturate e da un braccio rimasto alzato per proteggersi dai calcinacci che cadevano. Le vittime sarebbero dunque rimaste sepolte sotto un muro crollato nel famigerato 79 dopo Cristo. Come avviene puntualmente in queste situazioni, la scoperta è stata la conseguenza di alcuni lavori di restauro e rifacimento. Ma le ultime novità in merito a Pompei non sono soltanto drammatiche.
Le ultime novità su Pompei
Insieme agli scheletri delle due donne e del bambino, gli archeologi si sono imbattuti in due pareti riccamente affrescate. Le scene raffigurate sono di tipo mitologico, più precisamente nelle vicinanze di quello che era un atrio. Gli scavi sono stati condotti nell’ambito di un programma molto più ampio e nei prossimi giorni ci saranno ulteriori approfondimenti per saperne di più. In particolare sarà il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, a informare sulle novità che riguardano Pompei. Il luogo degli scavi è uno dei più interessanti in assoluto per quel che riguarda l’area archeologica campana.
In effetti, si sta parlando della cosiddetta Insula 10 della Regio IX, vale a dire un’area di ben 3200 metri quadrati, dunque tra le più vaste in assoluto. La visione dall’alto dell’area stessa permette di farsi un’idea di quella che fu l’eruzione vulcanica del 79 dopo Cristo. Tantissimo materiale espulso dal Vesuvio si è accumulato nella zona in questione, riempiendo e coprendo qualsiasi edificio o strada. Non mancano nemmeno i muri abbattuti e travolti. È una tragedia di 1944 anni fa, ma è impossibile non emozionarsi per la triste sorte toccata a tantissime persone.