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La storia vera dietro The Watcher

La miniserie è uscita da poco su Netflix, ma si ispira a un fatto di cronaca realmente accaduto e ancora irrisolto

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The Watcher serie Netflix Fonte foto: Netflix

Uscita lo scorso 13 ottobre su Netflix, la miniserie The Watcher è una storia thriller e molto inquietante che promette di tenere gli spettatori con il fiato sospeso. I creatori d’altronde sono Ryan Murphy e Ian Brennan, che hanno già messo la firma su Dahmer – Mostro: la storia di Jeffrey Dahmer, American Crime Story e American Horror Story. Questa volta la serie, che ha per protagonisti Naomi Watts, Bobby Cannavale, Jennifer Coolidge e Mia Farrow, si ispira alla vera storia del cosiddetto Osservatore del New Jersey.

La trama di The Watcher

Nella miniserie, i Brannock (una coppia formata da Dean e Nora) acquistano una nuova casa in una zona residenziale e vi si trasferiscono. Il quartiere però si rivela presto tutt’altro che accogliente e i due iniziano a ricevere misteriose e minacciose lettere da parte di uno sconosciuto, che si firma “L’Osservatore” (The Watcher, in inglese). La miniserie è tratta da una vicenda vera, però si prende molte libertà e, in generale, riporta la storia in modo romanzato.

Cosa c’è di vero in The Watcher

Il caso è accaduto nel 2014 ed è stato raccontato qualche anno dopo sul New York Magazine. La coppia in questione – i veri nomi sono Derek e Maria Broaddus – ha acquistato la casa al 657 Boulevard di Westfield, in New Jersey. La grande e bella abitazione in stile coloniale è costata quasi 1,4 milioni di dollari. Poco dopo il trasloco la coppia ha effettivamente iniziato a ricevere inquietanti lettere firmate da un “Osservatore”.

In questi messaggi il misterioso mittente spiegava che il suo ruolo era quello di controllare la casa e i suoi nuovi abitanti, così come avevano fatto suo padre e suo nonno prima di lui per quasi un secolo. Questa persona faceva inoltre riferimento al fatto che la casa custodiva nel suo passato una storia particolare. Nei messaggi, il mittente riportava dettagli reali e circostanziati, segnale del fatto che c’era davvero qualcuno a osservare i Broaddus e le loro attività dentro e fuori dalla casa.

I Broaddus si sono rivolti alla polizia, ma non si è mai riusciti a risalire all’identità del mittente; nemmeno dopo che gli agenti avevano ricavato un campione di Dna da una lettera. La coppia ha infine venduto la casa nel 2019, perdendo circa 400mila dollari rispetto all’investimento iniziale. Dopo l’uscita degli episodi, che hanno ottenuto un grande successo, l’abitazione è stata presa d’assalto da fan e curiosi.

Cosa pensano i Broaddus della serie Netflix

Secondo quando riportato da ABC News, i Broaddus – che vivono ancora in zona – non hanno alcuna intenzione di vedere la serie Netflix ispirata alle vicende che hanno vissuto sulla propria pelle. «Il trailer è stato già abbastanza traumatizzante», avrebbero detto i due, secondo un loro portavoce.