Libero
SCIENZA

Perché le libellule stanno scomparendo

La causa sarebbe la perdita di paludi, torbiere e acquitrini. La situazione di pericolo di questa specie di animali è stata segnalata dall’ultima "Lista rossa" delle specie minacciate.

Pubblicato:

Perché le libellule stanno scomparendo Fonte foto: 123rf

Le libellule sono in rapido declino e rischiano di scomparire. È quanto è stato segnalato dall’ultima Lista rossa delle specie minacciate dell’Unione internazionale per la conservazione della natura. La causa sarebbe la perdita di paludi, torbiere e acquitrini dovuta all’urbanizzazione e all’agricoltura non sostenibile. A rischio di estinzione ci sarebbe il 16% di questi insetti in tutto il mondo. “Le paludi e altre zone umide ci forniscono servizi essenziali”, ha affermato il direttore generale dell’IUCN, il dott. Bruno Oberle. Lo scienziato ha evidenziato come queste aree “immagazzinano carbonio, ci danno acqua pulita e cibo, proteggono dalle inondazioni e offrono habitat per una su 10 delle specie conosciute al mondo”.

Le conseguenze della perdita di paludi e acquitrini

Paludi e acquitrini nel mondo stanno scomparendo tre volte più velocemente delle foreste e questo è un problema non solo per l’ecosistema in cui vivono le libellule. Craig Hilton-Taylor, a capo della Lista rossa, ha segnalato che le valutazioni scientifiche più recenti hanno mostrato come il mondo abbia perso il 35% delle sue zone umide tra il 1970 e il 2015 e che il tasso di perdita sembra essere in aumento. I ricercatori sottolineano come la percezione che questi ambienti siano terre desolate che vadano bonificate sia errata e che invece siano estremamente importanti.

Le libellule e le altre specie a rischio a causa della perdita delle paludi

Le libellule sono tra le specie più a rischio a causa della perdita delle zone umide nel mondo e gli scienziati invitano a fare tutto ciò che è possibile per proteggere questi animali e le altre tipologie che rischiano di scomparire a causa della perdita dei loro habitat e di tecnologie invasive utilizzate per l’urbanizzazione o per le coltivazioni. Con l’aggiornamento della Lista Rossa, attualmente sono state elencate oltre 40mila specie a rischio estinzione. Tra questi c’è anche il desman semi acquatico dei Pirenei, un mammifero che si trova solo nei fiumi di Andorra, Francia, Portogallo e Spagna.

Questo particolare animale, da naso tubolare, è in cima alla lista degli esemplari in pericolo, la cui popolazione è diminuita di circa la metà dal 2011, principalmente a causa dell’impatto delle tecnologie usate dall’uomo sui suoi habitat fluviali. Al centro della causa della scomparsa di libellule e desman dei Pirenei ci sarebbero la creazione di centrali idroelettriche, la costruzione di dighe e bacini e l’estrazione di acqua per l’agricoltura. Gli scienziati hanno quindi invitato a rivedere i metodi di coltivazione e produzione di energia per alimentare le città in un’ottica più green e sostenibile che tenga conto anche dell’importanza degli ecosistemi che si rischia di distruggere.

Riguardo alla scomparsa della flora e fauna mondiale, solo negli Stati Uniti nel 2021 sono state dichiarate estinte 22 specie animali e una vegetale. Un recente studio ha invece previsto che gli orsi polari possano estinguersi entro la fine del secolo se non si pone rimedio ai cambiamenti climatici attualmente in atto.

Stefania Bernardini

Libero Annunci

Libero Shopping