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Marte si muove e trema: cosa sta succedendo al Pianeta Rosso?

Un terremoto così forte non era mai stato registrato: si è verificato su Marte, e ha scosso la terra per ben 10 ore. Ecco tutto quello che sappiamo.

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Movimenti di placche tettoniche, magma che scorre impetuoso sotto la superficie o estemporanei impatti di meteoriti sul suolo marziano: non sappiamo ancora cosa causino i terremoti che si verificano con grande frequenza sul Pianeta Rosso, ma alcuni di essi possono darci molte preziose informazioni su ciò che si nasconde nella sua struttura interna. Di recente, gli scienziati hanno scoperto dettagli interessanti su un terremoto “mostruoso” che ha scosso Marte per ben 10 ore.

Forte terremoto su Marte, che cosa sappiamo

Lo scorso 4 maggio 2022, il sismografo del rover InSight ha registrato una scossa di terremoto davvero sensazionale: è la più potente che la NASA abbia mai potuto osservare da vicino, con un’intensità di almeno cinque volte maggiore rispetto al terremoto più forte registrato in precedenza. S1222a – questo il nome che gli astronomi hanno dato all’evento sismico – ha dato vita ad una scia di scosse secondarie che ha fatto poi tremare il suolo marziano per ben 10 ore. E, proprio in questi mesi, un team di esperti ha analizzato a fondo i dati incamerati da InSight per individuare nuovi dettagli sul terremoto e per trarne più informazioni possibili sulla struttura interna del Pianeta Rosso.

Lo studio è stato di recente pubblicato su Geophysical Research Letters: “Questo è stato sicuramente il più grande terremoto marziano che abbiamo mai visto” – ha spiegato lo scienziato planetario Taichi Kawamura, uno dei suoi autori principali. Il sisma avrebbe avuto origine in una zona vicina alla regione di Cerberus Fossae, dove ormai diversi anni fa è atterrato il rover InSight. Secondo le ultime analisi, la sua magnitudo è stata fissata a 4.7: il terremoto “batte” dunque il precedente record di 4.2, registrato nel corso di una scossa avvenuta nell’agosto 2021. Ma la particolarità di questo evento è soprattutto la sua durata. Finora mai nessun terremoto aveva visto le sue onde sismiche propagarsi per più di un’ora, mentre stavolta il fenomeno si è protratto per circa 10 ore.

“L’energia rilasciata da questo singolo terremoto è equivalente all’energia cumulativa di tutti gli altri terremoti che abbiamo visto finora. E anche se l’evento è stato a più di 2.000 km di distanza da InSight, le onde registrate erano così grandi che hanno quasi saturato il nostro sismometro” – ha affermato il sismologo John Clinton, co-autore dello studio. Il modo in cui le onde sismiche si comportano nell’incontrare il materiale presente sulla superficie e nel nucleo di Marte può dirci molto sulla formazione del Pianeta Rosso e, più in generale, di tutti i mondi rocciosi. Proprio l’obiettivo di InSight, che ha ormai concluso la sua missione con grande successo.

Il successo di InSight e la fine della sua missione

Il rover InSight è stato lanciato dalla NASA ormai più di 4 anni fa, ed è atterrato in un’area particolarmente ricca di attività vulcanica nel novembre 2018. Dotato di un sismografo e di numerosi altri strumenti all’avanguardia, il lander aveva come obiettivo proprio quello di analizzare i dati estratti dall’attività sismica presente su Marte, per scoprire qualcosa in più sulla struttura interna del Pianeta e sui processi che hanno portato alla sua formazione.

Originariamente prevista in due anni, la missione è stata prolungata sino a dicembre 2022. InSight è infatti alimentato da alcuni pannelli solari che, con il passare del tempo, si sono impolverati a tal punto da non fornire più energia elettrica a sufficienza. Proprio in queste ore il rover si sta preparando a concludere il suo importante lavoro, che ci ha permesso di scoprire numerosi dettagli interessanti sul Pianeta Rosso.