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Marte, un tempo era simile alla Terra: le cose in comune

Un oceano freddo ma liquido, ghiacciai e precipitazioni moderate vicino alle coste: le cose che un tempo rendevano Marte simile alla Terra

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Marte, un tempo era simile alla Terra: le cose in comune Fonte foto: iStock

Marte, il pianeta fratello della Terra, l’obiettivo di moltissime missioni spaziali di agenzie diverse, che hanno mandato i loro rover sul Pianeta Rosso. Scopriamo elementi nuovi ogni giorno di più, per esempio che a quanto pare su Marte ci sono i terremoti. Ma la grande domanda rimane sempre una: è possibile che sul pianeta ci sia stata vita, in qualche punto della sua storia?

Ancora non lo sappiamo, ma esiste una teoria secondo cui Marte un tempo assomigliava alla Terra, dove – come sappiamo – la vita c’è. Non dobbiamo immaginare foreste tropicali, pianure fertili o coste lambite da onde tranquille, ma un pianeta in cui le condizioni climatiche e ambientali erano rigide, ma non proibitive.

La scoperta degli scienziati

Dalle osservazioni coi rover e i satelliti, sappiamo che miliardi di anni fa sulla superficie di Marte c’era acqua, e in grande quantità – quindi condizioni climatiche calde e umide. Altri dati rimandano un’immagine di un pianeta piuttosto freddo e secco. Ma in nessuna delle due rappresentazioni Marte era il deserto arido che è oggi.

Secondo una nuova ricerca pubblicata sulla rivista scientifica Proceedings of the National Academy of Sciences, Marte un tempo era un mondo freddo e umido. Gli scienziati hanno costruito un modello matematico in cui l’habitat freddo e umido si spiega con l’esistenza di un grande oceano liquido nell’emisfero settentrionale del pianeta, intorno alla sua regione polare.

Un Marte più simile alla Terra

Il modello elaborato dai ricercatori spiega anche come hanno potuto coesistere un oceano liquido e regioni ricoperte di ghiacci – che sappiamo essere esistite: negli altipiani nella parte sud del pianeta c’erano valli glaciali e lastre di ghiaccio.

Si spiega grazie all’esistenza degli tsunami. La presenza di queste grandi maree è provata dagli scienziati che studiano Marte. Se l’oceano fosse stato congelato, gli tsunami sarebbero stati impossibili.

Il team di scienziati ha usato il modello matematico per calcolare i parametri di questo mondo. Hanno scoperto che era possibile per un oceano rimanere stabile e liquido anche se la temperatura di Marte era inferiore a 0°, che è il punto di congelamento dell’acqua. Nel modello matematico, gli oceani avevano una temperatura di 4,5°, sufficiente a farli rimanere liquidi.

Hanno immaginato altipiani coperti di ghiaccio a sud, con ghiacciai che si scioglievano e scorrevano sotto forma di fiumi attraverso le pianure e tornavano all’oceano. Ci sarebbero state precipitazioni moderate vicino alle coste.

La chiave per il mantenimento di queste condizioni era nell’aria e nell’atmosfera. L’atmosfera di Marte oggi ha circa l’1% di densità rispetto a quella terrestre. Analisi precedenti hanno trovato prove che miliardi di anni fa l’atmosfera del Pianeta Rosso era più spessa. Poi è stata “strappata” dal pianeta dal flusso costante di particelle provenienti dal Sole. Se in passato la densità dell’atmosfera era all’incirca la stessa di quella della Terra, ed era composta da circa il 10% di idrogeno e il resto di anidride carbonica, il modello matematico creati dai ricercatori potrebbe effettivamente funzionare.

Un Marte non esattamente confortevole quindi, con temperature sotto zero e un po’ di umidità, ma un Marte con acqua allo stato liquido e in cui la vita era, in qualche modo, possibile.