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Sì, è così: potrebbe esserci davvero vita qui

Il suo nome è Mawrth Vallis e si tratta di uno scorcio marziano sul quale pare che sia più probabile trovare la vita: ecco cosa sappiamo

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Occhi nuovamente sul Pianeta Rosso, occhi ancora sul pianeta che più sta affascinando e intrigando gli scienziati: secondo una serie di studi, infatti, potremmo aver davvero individuato l’area dove più si concentrerebbe la vita su Marte. Parte tutto dalla rivisitazione di uno dei luoghi che, da sempre, secondo gli esperti, è stato particolarmente promettente: Mawrth Vallis, struttura geologica situata nel quadrilatero Oxia Palus.

A tornare a indagare su questo luogo è stato la Mars Express, sonda spaziale lanciata nel 2003 dall’ESA (Agenzia Spaziale Europea) che stavolta si è soffermata più a lungo, raccogliendo una serie di immagini che sembrerebbero dare nuove e incredibili informazioni riguardo a ciò che si “muove” sulla superficie marziana.

L’osservazione e i dati raccolti

Come abbiamo già detto, Mars Express si era già occupata di analizzare quest’area di Marte. Per farlo ha sfruttato la sua High Resolution Stereo Camera (HRSC), che è riuscita a catturare immagini accuratissime di Mawrth Vallis in diversi momenti. La cattura di una stessa area in istanti differenti è fondamentale non solo per migliorare gli attuali modelli e mosaici di Marte, ma anche per rilevare tutti quelli che sono i cambiamenti (più o meno visibili) che si verificano in superficie e che possono dipendere dalle stagioni o dai cambiamenti nell’atmosfera.

Le ultime immagini catturate da Mars Express sono dunque andate ad arricchire la lunga serie già in possesso degli scienziati dell’ESA e hanno rivelato con più precisione la sua conformazione: è ben visibile il punto in cui gli altopiani meridionali incontrano le pianure settentrionali ed è di conseguenza particolarmente evidente quanto i due emisferi del pianeta siano fortemente differenti. Ma questo cos’ha a che fare con la vita sul pianeta?

La vita su Marte: segnali e indizi

È presto detto: questa particolare regione d’incontro non si contraddistingue solo per la presenza di pietra marziana, ma anche e soprattutto per la grande quantità di argille. In base a quanto mostrano le ultime immagini di Mars Express, infatti, l’area sarebbe ricoperta dunque di minerali argillosi ricchi di ferro, magnesio e alluminio e, in alcuni punti, le argille più chiare sono intervallate da “cappucci” più scuri, di origine probabilmente vulcanica.

Ora, dato che i minerali argillosi richiedono acqua per formarsi, è evidente che in passato l’acqua fosse abbondante nella zona. Certo, non è una novità in senso assoluto: che l’acqua su Marte sia stata in passato ben presente è cosa nota, ma di fatto i materiali argillosi sono comunque una novità, perché adesso ci si chiede se possano racchiudere al loro interno microbi e organismi che aspettano solo di essere scoperti dagli astrobiologi.

Mawrth Vallis e le prossime missioni

Per queste ragioni, dunque si pensa che Mawrth Vallis sia uno dei luoghi da dove partire per trovare “forme di vita” sul Pianeta Rosso. È anche per questo che è stato scelto come uno dei due siti di atterraggio più promettenti per il rover ExoMars Rosalind Franklin, che si muoverà sui rilievi e si spingerà poi verso le fosse centrali, dove gli scienziati suppongono che ci possa anche essere del ghiaccio.

Non resta dunque che attendere i prossimi risvolti, mentre nel frattempo Mars Express continuerà a vegliare dall’alto: ancora oggi le sue immagini mostrano di tutto, dalle creste ai solchi scolpiti dal vento, passando per faglie tettoniche, canali fluviali e antiche pozze di lava.