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Microsoft ha creato un supercomputer velocissimo, ma non ha Windows

Il supercomputer di Microsoft si chiama Voyager-EUS2 ed è stata l'unica novità dell'ultima classifica delle macchine più potenti al mondo

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supercomputer Fonte foto: Shutterstock

Si chiama Voyager-EUS2 il nuovo supercomputer velocissimo di Microsoft, ed è appena entrato nella classifica delle dieci macchine più potenti al mondo. È l’unica novità della top ten più recente, per cui per Microsoft si tratta di una grossa soddisfazione, anche in virtù del fatto che è l’unico “big” dei servizi in cloud a mettere una macchina nella top 10.

Il supercomputer più potente al mondo rimane ancora una volta il Fugaku, una “bestia” da 7,63 milioni di core (gli smartphone odierni ne hanno otto…) che gli consentono di avere una potenza di 442 petaflop al secondo (pflop/s). Il supercomputer Voyager-EUS2 di Microsoft è parecchio distante da quei valori, ma i due hanno destinazioni d’uso diverse: il Fugaku viene utilizzato per la scienza computazionale al Riken Center di Kobe, in Giappone. Corrono “gare” diverse insomma, e l’aspetto certamente più curioso del supercomputer di Microsoft è che non ha Windows ma Linux, un sistema operativo meno orientato all’utente e più ad un utilizzo server.

Com’è fatto il supercomputer di Microsoft

Il supercomputer Voyager-EUS2 di Microsoft è riuscito ad ottenere una velocità di 30 petaflop per secondo grazie agli oltre 253 mila core su CPU Epyc di AMD, mentre la GPU è una Nvidia A100 con 80 GB di memoria. Numeri che un utente normale non riesce nemmeno ad immaginare, ma che sono persino bassi se messi di fianco a quelli che caratterizzano le macchine che sopravanzano il supercomputer di Microsoft nella top ten delle più potenti al mondo.

Il Voyager-EUS2 è di base negli Stati Uniti ed è governato, come anticipato, da Linux, nello specifico dalla distro Ubuntu 18.04 LTS. La cosa non sorprende, perché il sistema operativo open source regna già all’interno della maggior parte delle macchine che reggono l’infrastruttura cloud di Microsoft, e più in genere quasi tutti i supercomputer del mondo sono gestiti da Linux.

Nonostante il supercomputer di Microsoft sia velocissimo e anche più recente di altri che popolano la top 10 dei più prestazionali al mondo, è meno potente di altre soluzioni. Ad esempio il supercomputer Summit in dotazione al Dipartimento dell’Energia USA è l’elaboratore più potente oggi installato negli Stati Uniti, basato su una CPU Power9 di IBM e su una GPU Tesla V100 di Nvidia, la stessa dotazione del quarto supercomputer al mondo dei cui 94,6 pflop/s beneficia il Lawrence Livermore National Laboratory dell’Università della California.

Cos’è un supercomputer

I supercomputer sono dei computer progettati per produrre delle capacità di calcolo elevatissime al fine di eseguire operazioni matematiche e scientifiche lunghe e complesse. Sono anche chiamati High Performance Computer o HPC, costano – ovviamente – cifre “folli” e consumano – in maniera altrettanto ovvia – notevoli quantità di energia.

Le macchine tradizionali ad utilizzo consumer sono progettate per eseguire tante operazioni di tipo diverso, dal lavoro allo svago passando per il gaming o il montaggio video, dovendo ottenere il miglior compromesso tra prestazioni, costi e consumi. I supercomputer invece sono tipicamente destinati ai data center, per cui la progettazione viene svolta in funzione dei compiti – specifici – che saranno assegnati alla macchina.