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SCIENZA

Forse abbiamo risolto il mistero della strana spirale apparsa in cielo

Una strana spirale è apparsa nel cielo dell'Alaska. Fenomeno alieno? Portale d'accesso a un altro mondo? Niente di tutto questo, c'è una spiegazione.

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Immaginate di alzare gli occhi al cielo e vedere dinanzi a voi un’enorme spirale blu, simile a quei portali d’accesso ad altri mondi che appaiono nei film di fantascienza. È quanto accaduto in Alaska a un gruppo di turisti guidati da Ronnie Cole, che a dirla tutta è uno che di “stranezze” se ne intende. Ogni anno il signor Cole porta decine di persone a osservare l’aurora boreale, uno degli spettacoli più affascinanti del mondo, e per lui tale fenomeno non ha segreti. Eppure anche un esperto come lui non ha saputo trovare una spiegazione a tale insolita visione. Di cosa si tratta?

Spirale blu avvistata nel cielo dell’Alaska

In Alaska si può vivere una delle esperienze più affascinanti del Pianeta: turisti e curiosi di ogni nazionalità vi si recano per ammirare (e fotografare) l’aurora boreale che illumina il cielo notturno, donando uno spettacolo che sembra provenire da un altro mondo. Ronnie Cole, guida turistica dell’Alaska Photo Treks, conosce molto bene tale fenomeno ma nella notte di sabato 15 aprile 2023 si è ritrovato dinanzi a qualcosa che mai aveva visto prima.

L’ha definita una “esperienza surreale” e non avrebbe potuto usare termine più appropriato. Mentre si preparava a scattare alcune fotografie della volta celeste insieme a un gruppo di turisti, ha notato che qualcosa di strano stava via via diventando sempre più grande, facendosi strada tra i verdi e i rossi che coloravano il cielo oltre la linea degli alberi vicino a Trapper Creek, a circa 100 miglia a nord-ovest di Anchorage.

“Ha iniziato a creare uno schema a spirale, all’inizio era davvero piccola – ha spiegato -. Poi è uscita dalle nuvole e la spirale era ancora lì, e stava diventando sempre più grande nel cielo. È stato allora che ho capito che si trattava di qualcos’altro. Ogni inverno trascorro più di 1.000 ore a guardare il cielo notturno. Vedo molte cose strane nel cielo, ma quella era sicuramente la più insolita”.

Non è difficile immaginare la sorpresa dei presenti. Quello a cui stavano assistendo era uno spettacolo più unico che raro, qualcosa che in genere si vede soltanto nei film di fantascienza. Sembrava un portale d’accesso a un altro mondo, quasi una visione aliena. Da esperto quale è, Ronnie Cole ha provato a dare una spiegazione alla strana visione ma senza trovare risposta. Soltanto in seguito ha scoperto, come tutti noi, di cosa si trattasse.

Altro che alieni, la misteriosa spirale ha una spiegazione

Nessun fenomeno alieno o fantascientifico, sebbene fosse un’ipotesi piuttosto stuzzicante. Come sempre i fenomeni, anche quelli più strani e insoliti, hanno una spiegazione logica e scientifica e anche stavolta il mistero è stato risolto. Un eccezionale video in time lapse ripreso dalle telecamere automatiche vicino al Poker Flat Research Range dell’Università dell’Alaska ha immediatamente attirato l’attenzione degli esperti che, in men che non si dica, hanno spiegato cosa sia realmente accaduto quella notte nel cielo dell’Alaska.

Il professor Don Hampton del Geophysical Institute dell’Università dell’Alaska Fairbanks ritiene plausibile che l’avvistamento sia stato effetto del razzo Falcon 9, lanciato dalla Vandenberg Space Force Base in California in seno alla missione SpaceX proprio nelle ore precedenti all’avvistamento. La spirale è stata causata dallo scarico di carburante rilasciato nell’atmosfera: quando il razzo viene lanciato, una parte si separa e ricade sulla Terra mentre un’altra continua il suo viaggio verso lo spazio. Durante questo passaggio, rilascia del combustibile e il vapore acqueo contenuto nei gas di scarico si congela in piccoli cristalli che, a quote così elevate, riflette direttamente la luce solare e produce quel particolare schema a spirale che tanto ha sorpreso e affascinato i presenti.

Una spirale simile era già stata osservata sulle Isole Hawaii lo scorso gennaio e non è da escludere che il fenomeno si possa ripetere, come ha affermato lo stesso professor Hampton.