Un misterioso suono proviene da Marte: per la prima volta lo abbiamo registrato
Da Marte arriva un suono misterioso ed inquietante: ora gli scienziati sono riusciti a registrarlo per la prima volta, ma di che cosa si tratta?
Il paesaggio marziano ci è ancora in gran parte sconosciuto, ma ancor di più lo sono i rumori che provengono dal Pianeta Rosso. Il rover Perseverance, in missione ormai da due anni, è riuscito a catturare per la prima volta un suono misterioso e piuttosto inquietante: si tratta di una vera miniera d’oro di informazioni che gli scienziati potranno utilizzare per scoprire qualcosa in più sul clima di Marte.
Dust devil, il suono misterioso che proviene da Marte
Che rumori si possono ascoltare su Marte? Gli scienziati ipotizzano la presenza di un’atmosfera surreale, dove a dominare è il silenzio, interrotto solamente da un vento sussurrante o dallo schianto occasionale di qualche meteorite. Ma ci sono altri suoni che caratterizzano il paesaggio marziano: uno di questi è stato finalmente registrato dal microfono del rover Perseverance, ed è successo per pura casualità. Si tratta del rumore di un “dust devil”, ovvero un mulinello di polvere che rappresenta uno dei fenomeni più frequenti sul Pianeta Rosso – in particolare nel cratere Jezero, dove è atterrata la sonda.
Questi mulinelli sono dei piccoli vortici di breve durata che si formano quando vi è una grande differenza tra la temperatura dell’aria e quella del suolo. Gli scienziati non avevano mai avuto modo di sentire quale fosse il loro suono mentre spazzano il terreno su Marte, fin quando non hanno avuto un’incredibile fortuna: lo scorso 27 settembre 2021, questo rumore è stato finalmente catturato su nastro ed è arrivato sulla Terra. A rivelarlo è un recente studio pubblicato sulla prestigiosa rivista Nature Communications.
Perseverance è il primo rover dotato di microfono funzionante ad essere atterrato su Marte, ed è stato proprio lui a registrare il primo suono in assoluto proveniente dal Pianeta Rosso. Stavolta, però, è accaduto tutto in maniera casuale: il microfono della sonda rimane infatti attivo solamente per tre minuti al giorno, e in occasione di una di queste brevissime finestre temporali è riuscito a catturare il rumore ovattato di un mulinello di polvere che gli è passato sopra. Ascoltandolo, si può percepire il primo suono nel momento in cui il rover viene attraversato dalla “parete” frontale del vortice, poi il silenzio – quello profondo e inquietante che si ode nell’occhio del mulinello – e infine il rumore del passaggio attraverso la “parete” posteriore.
Che cosa ci rivela il rumore del mulinello di polvere su Marte
Combinando il suono del mulinello di polvere e le immagini scattate dal rover Perseverance, gli scienziati sono riusciti ad individuare numerosi dettagli: ad esempio, che il vortice aveva un diametro di circa 25 metri e un’altezza di almeno 118 metri, e che si muoveva a 19 chilometri all’ora. Ma uno studio più approfondito potrebbe fornire nuove e importantissime informazioni sul clima di Marte e sulla sua atmosfera nel passato, che è uno degli obiettivi principali della missione della NASA. I ricercatori sperano che questo rumore possa persino aiutare a comprendere meglio il modo in cui la superficie arida del Pianeta Rosso potrebbero aver sostenuto la vita in tempi più remoti.
Inoltre, la registrazione verrà utilizzata per scoprire qualcosa in più sul comportamento dei vortici di polvere su Marte. In alcune zone, in effetti, questi funzionano come spazzini e sollevano grandi quantità di polvere: gli scienziati se ne sono accorti perché sono stati proprio i mulinelli a pulire alcuni pannelli solari del rover durante il loro passaggio. Altrove, invece, hanno solamente mosso l’aria e lasciato la polvere al suolo.