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Allarme in Italia, moriremo davvero di caldo? Quando è prevista "l'ora x"

La temperatura continua a salire e il numero di morti da caldo estremo diventerà terrificante entro il 2050: ecco la proiezione

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Il rischio cambiamento climatico non potrebbe essere più concreto di così. Assistiamo ogni giorno alle conseguenze delle nostre azioni e dell’immobilismo politico. Il risultato sarà un mondo devastato e presto invivibile.

Crolla anche l’ipotesi, alla quale tanti si aggrappano, che tutto ciò accadrà tra molti anni. Un po’ come dire che sarà un problema di altre generazioni. L’allarme di Lancet Countdown, però, volge lo sguardo al 2050. Tra appena 30 anni assisteremo a un caldo tale da far aumentare le morti provocate dalle alte temperature di ben 5 volte.

Morti da caldo

Il nuovo rapporto Lancet Countdown 2023 ha offerto, come di consueto, dati molto interessanti. I più allarmanti riguardano di certo le ondate di calore, che saranno una concreta causa di decessi nel corso dei prossimi decenni.

I potenti della Terra promettono interventi ma la reazione della politica è evidentemente fin troppo lenta. La speranza permane ma, con i dati attuali, la situazione è dir poco devastante. Il mondo della scienza offre avvisi da molto tempo, annunciando sofferenze per il pianeta e per il genere umano.

Ciò che veniva additato come inutile allarmismo, si sta concretizzando e le cose non miglioreranno da sole, di questo passo. Si continuano a immettere in atmosfera 1300 tonnellate di CO2 ogni secondo. Ciò si traduce in 40 miliardi di tonnellate ogni singolo anno. È chiaramente segnata la strada che condurrà al superamento del riscaldamento di 1,5°C rispetto all’epoca preindustriale. Qualcosa che potrebbe verificarsi già entro il 2029, a questo ritmo.

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Il caldo estremo sarà la nostra realtà

Superata la soglia di 1,5°C, indicata nell’Accordo di Parigi sul Clima del 2015, si entrerà ufficialmente in una nuova fase. Le conseguenze saranno catastrofiche e nel novero rientra anche il numero di giorni all’anno in cui saremo esposti a un caldo estremo.

Una realtà che promette di colpire duramente bambini, anziani e soggetti fragili, almeno nella prima fase. Col tempo, però, l’intera popolazione dovrà fare i conti con una minaccia potenzialmente letale. È evidente come il numero sia già in aumento rispetto ai decenni passati. Soltanto in Italia, infatti, il caldo ha mietuto 18mila vittime nell’estate 2022 (quasi un terzo del totale europeo: 61.000).

Secondo il rapporto Lancet Countdown 2023, coordinato dalla professoressa Marina Romanello, dell’Institute for Global Health dell’University College London, oggi le persone sono soggette a un rischio enorme. Ci confrontiamo infatti con il doppio dei giorni di caldo estremo rispetto al ventennio 1986-2005.

“Oltre il 60% dei giorni che hanno raggiunto temperature elevate pericolose per la salute, nel 2020, avevano più del doppio delle probabilità che si verificassero a causa del cambiamento climatico di origine antropica”.

Guardando al 2022, si è stati esposti a una media di 86 giorni di temperature in potenza letali. Tutto ciò ha provocato un’impennata paurosa nelle statistiche delle morti per il caldo eccessivo. Dati alla mano, la fascia degli over 65 ha subito un incremento nella mortalità, dovuta a questa specifica ragione, dell’85% nel decennio 2013-2022 rispetto a quello 1991-2000.

Ad oggi abbiamo raggiunto un livello di riscaldamento di 1,14°C in più rispetto all’epoca preindustriale. Siamo però proiettati verso 2,7°C entro la fine del secolo. Dovessimo toccare quota due gradi, la stima sarebbe catastrofica: entro il 2050 le morti per ondate di calore aumenteranno del 370%, quasi 5 volte superiore alla media attuale.