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Netflix condiviso: manca poco alla fine

Il test sui membri extra è andato male in America Latina, ma bene in Canada, e ora Netflix annuncia lo stop alla condivisione delle password

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netflix password Fonte foto: rafapress / Shutterstock

Se c’è una data che gli amanti dello streaming temono moltissimo, di sicuro è quella in cui Netflix deciderà di bloccare per sempre la condivisione delle password. Il giorno in cui Netflix condiviso diventerà “illegale” (in realtà lo è già ora), tra 70 e 100 milioni di persone in tutto il mondo dovranno scegliere tra l’addio al servizio e la sottoscrizione di un abbonamento, almeno quello base con pubblicità. Questa data ancora non è nota, ma secondo le ultime dichiarazioni ufficiali di Netflix non manca molto.

Netflix condiviso: addio nel Q2

Nell’ultima lettera ai suoi investitori Netflix è tornata a parlare dello stop alla condivisione delle password. Sappiamo che sono in corso dei test, in America Latina e in Canada ad esempio, che prevedono il blocco delle condivisioni e la possibilità di aggiungere membri extra all’abbonamento.

Questo metodo sta per essere allargato anche agli Stati Uniti: entro il secondo trimestre (Second Quarter, Q2) del 2023, cioè entro fine giugno. Se lo stop alla condivisione della password di Netflix diventa ufficiale negli Stati Uniti, allora è solo questione di poco, molto poco: arriverà in tutto il mondo, Italia compresa.

Se la data di giugno verrà rispettata in USA, è ragionevole pensare che già in autunno non si potrà più condividere la password di Netflix nemmeno in Italia.

Quanto rende l’extra

Se Netflix non ha ancora bloccato la condivisione delle password a livello globale (e potrebbe farlo in 5 minuti), è perché ancora non è certa che gli convenga farlo. Il dubbio è che molti utenti che oggi condividono la password potrebbero cancellare l’abbonamento.

Ci sono milioni di utenti Netflix nel mondo che non sono disposti a pagare il prezzo intero di un abbonamento e che sono disposti a restare clienti della piattaforma solo se possono dividere i costi con un amico o un parente. Se saranno costretti a pagare la cifra intera, invece, potrebbero semplicemente decidere di non pagare nulla per non guardare nulla.

Ora, la domanda centrale di tutto questo discorso è: l’afflusso di utenti “extra” riuscirà a compensare la fuga di utenti “condivisi“? Non c’è una risposta univoca, perché dipende dal mercato come hanno dimostrato i test già effettuati.

Nel primo trimestre 2023, infatti, gli utenti dei paesi latinoamericani dove è stata bloccata la condivisione sono stati 450 mila in meno. Ma gli utenti in Canada, altro posto dove è stata bloccata la condivisione della password, sono stati 100 mila in più.

Netflix: come funziona il membro extra

Tra i Paesi in cui è stata già introdotta la condivisione della password Netflix a pagamento, con il membro extra, c’è anche la Spagna. La cosa estremamente interessante, per noi italiani, è che la Spagna ha gli stessi prezzi italiani per gli abbonamenti, in pratica siamo due mercati gemelli per Netflix. Quindi possiamo guardare alla Spagna per sapere cosa succederà a breve in Italia.

Innanzitutto va precisato che è possibile aggiungere membri solo agli abbonamenti Standard e Premium, ma non è possibile farlo ai piani Base e Base con pubblicità. Il costo per ogni membro in più è di 5,99 euro al mese, quindi superiore a quello dell’abbonamento Base con pubblicità (5,49 euro al mese).

Ci sono poi dei limiti sul numero di utenti extra: al piano Standard è possibile aggiungere solo 1 utente extra, a quello Premium è possibile aggiungere 2 utenti extra. Il membro extra può creare un solo profilo, che non può essere un profilo Bambino, e può vedere Netflix da un solo dispositivo alla volta.