Occhi rivolti al cielo: lo spettacolo che non possiamo perderci
In questo mese di aprile basterà alzare gli occhi al cielo per notare un oggetto luminoso molto particolare, una cometa scoperta a luglio
Quante volte ho guardato il cielo: un po’ come cantava Renato Zero, spesso abbiamo alzato gli occhi verso l’alto, magari senza notare nulla di strano, ma nei prossimi giorni non ci si pentirà affatto di questo sguardo con il naso all’insù. Gli appassionati di astronomia e non solo si stanno chiedendo cosa ne sarà di una cometa di recente scoperta.
L’appuntamento da non farsi sfuggire è previsto per questo mese di aprile, con un nuovo “visitatore” del cielo che non è altro che la cometa Pan-STARRS, nota ufficialmente come C/2021 O3 (Pan-STARRS). Si tratta di un oggetto celeste notato per la prima volta la scorsa estate (per la precisione il 26 luglio) grazie al telescopio Pan-STARRS, il quale si trova nelle Hawaii.
In base a quanto si è appreso, sarà un autentico spettacolo nel cielo, visto che la cometa in questione è riuscita a farsi strada nel sistema solare sfruttando la nube di Oort. Quest’ultima viene considerata la fonte primaria e principale di moltissime altre comete, diversi miliardi, nello specifico. Per rendersi conto dell’immensità della nube appena menzionata, si può ricordare che i suoi limiti più esterni si estendono nello spazio per quasi 30 trilioni di chilometri. La data da segnare con un cerchio rosso nel calendario è sempre più vicina.
Una luminosità variabile
Lo scorso mese di luglio, questa cometa che potremo ammirare nel cielo con un sicuro e sentito ringraziamento da parte dei nostri occhi, si trovava a oltre 600 milioni di chilometri dal Sole, al di fuori dell’orbita di Giove. Inoltre, era posizionata a poco meno di 600 milioni di chilometri dalla Terra. Per essere ancora più dettagliati, la luce di Pan-STARRS brillava circa 400mila volte più debolmente della stella meno luminosa che si possa vedere a occhio nudo. Il perielio, il punto più vicino al sole che la Terra ha appena raggiunto, è previsto per il 21 aprile, quando la distanza dalla stella si sarà ridotta a meno di 43 milioni di chilometri, una bazzecola in confronto a quella attuale.
Visibilità dalla Terra
Fra circa due settimane, la cometa di cui si sta parlando si troverà all’interno dell’orbita di Mercurio, pianeta a cui di recente si è avvicinata la navicella europea BepiColombo. Inoltre c’è un dettaglio di non poco conto che vale la pena approfondire. Un cambiamento così evidente in termini di distanze renderà la luminosità di Pan-STARRS più intensa, al punto che con tutta probabilità potrebbe essere vista da chiunque sulla Terra. Un’altra data da ricordare nel calendario non è meno lontana. Si tratta del prossimo 8 maggio, quando la cometa visibile nel cielo arriverà a 90 milioni di chilometri dalla Terra, il suo passaggio più vicino al nostro pianeta, per intenderci.
L’ultima osservazione di Pan-STARRS che viene considerata autentica e affidabile è quella dello scorso primo febbraio, più precisamente in Giappone. Due mesi fa la cometa era piuttosto debole in termini di luminosità e gli astronomi stanno facendo di tutto per monitorare proprio questa luce con maggiore precisione, in modo da capire se l’andamento sta procedendo secondo le previsioni. Per il momento una misurazione del genere è troppo sofisticata e quasi impossibile, ma la tecnologia moderna ha fatto capire che si possono sfruttare idee ambiziose in tal senso e che qualsiasi sfida può essere vinta con la giusta pazienza.