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Paradromics ha impiantato con successo il suo primo chip cerebrale

Paradromics è riuscita installare e poi rimuovere con successo il suo dispositivo Connexus BCI, in grado di registrare l'attività neurale di un paziente

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chip cerebrale Fonte foto: Kemarrravv13 / Shutterstock.com

La tecnologia continua a fare passi in avanti importanti, anche per quanto riguarda il settore delle interfacce uomo-macchina. Un esempio in tal senso arriva da Paradromics, azienda americana che ha annunciato il raggiungimento di un importante traguardo per lo sviluppo delle sue neurotecnologie.

L’azienda, infatti, ha impiantato e successivamente rimosso il suo dispositivo Connexus BCI (acronimo di Brain-Computer Interface) su un paziente umano. Il settore ha già diverse aziende molto attive, come Neuralink di Elon Musk, Synchron e Prevision Neuroscience. L’obiettivo è realizzare sistemi BCI in grado di aiutare persone con gravi disabilità.

Un importante successo

Nel corso di un’operazione avvenuta lo scorso mese di maggio, presso l’Università del Michigan, Paradromics è riuscita a installare con successo il suo dispositivo cerebrale Brain-Computer Interface. L’operazione è durata appena 20 minuti ed era legata a un intervento già previsto per il trattamento dell’epilessia del paziente. Il dispositivo, durante il periodo in cui è stato collegato al paziente, è riuscito a registrare l’attività neurale in tempo reale.

L’intervento è stato realizzato in collaborazione con un team composto da esperti di neurochirurgia e ingegneria biomedica. Per Paradromics si tratta di un importante punto di svolta della propria attività che si prepara a registrare un’importante accelerazione nel corso del prossimo futuro, sfruttando appieno i feedback raccolti fino a oggi. Ricordiamo che dispositivi come quello di Paradromics hanno potenzialità enormi come conferma un recente test di Neuralink.

Un punto di svolta per l’azienda

La conferma arriva dalle parole di Matt Angle, CEO dell’azienda, che ha sottolineato: “Questo intervento chirurgico rappresenta un punto di svolta fondamentale per Paradromics. Ora siamo un’azienda in fase clinica. Sappiamo da tempo, sulla base dei nostri studi preclinici, di aver sviluppato una piattaforma BCI di livello mondiale. Ora, con il passaggio agli interventi chirurgici e alle registrazioni sull’uomo, siamo più vicini a trasferire questa neurotecnologia ai pazienti“.

Nel corso dei prossimi mesi, inoltre, l’azienda effettuerà ulteriori interventi di questo tipo, continuando la fase di test. Nel comunicato ufficiale si sottolinea anche che entro la fine dell’anno in corso è prevista la partenza di una fase di sperimentazione clinica. L’obiettivo ultimo è molto ambizioso. Connexus BCI, infatti, è  progettato per ripristinare la comunicazione nelle persone con gravi disabilità motorie causate da patologie come SLA, ictus del tronco encefalico e lesioni del midollo spinale.

La prossima fase di sperimentazione sarà fondamentale. Paradromics punta a raggiungere risultati importanti nel corso del prossimo futuro, arrivando a sviluppare dispositivi in grado di fare la differenza e consentire il superamento di gravi disabilità che oggi rappresentano, in molti casi, un ostacolo insormontabile. Staremo a vedere quali saranno i prossimi risultati.