Pezzotto: arrivano i controlli automatici su Instagram e Facebook
In virtù dell'accordo tra Meta e Lega Serie A verrà creata una sorta di piccola Piracy Shield dedicata al controllo di Facebook, Instagram e Threads
Il 2024 sarà decisamente ricordato come l’anno della lotta spietata, anche se con risultati ancora tutti da calcolare, contro la pirateria audiovisiva e, in particolare, contro il pezzotto Sky e DAZN, cioè i vari sistemi di trasmissione illegale delle partite di calcio della Serie A italiana.
L’ultima mossa in questa direzione è l’accordo appena annunciato tra Meta e Lega Serie A, in virtù del quale il colosso dei social si impegna a combattere la pirateria su Facebook e Instagram con nuovi strumenti, in gran parte automatizzati.
Meta-Serie A: l’accordo
Meta offre a tutti coloro che usano Facebook, Instagram e Threads una piattaforma con funzioni anti pirateria, chiamata Rights Manager.
Questa piattaforma è disponibile per tutti, persino per i piccoli creator amatoriali, e consiste in un sistema di scansione automatica dei contenuti caricati dagli utenti in cerca di “match“, somiglianze, tra i contenuti protetti caricati dai creator (e dalle aziende) e quelli che circolano sui tre social.
Rights Manager è già disponibile anche per la Lega Serie A, e funziona anche per gli eventi in diretta. Una prima forma di tutela dei diritto d’autore, quindi, sui social di Meta già c’è. Ma ora ne arrivano altre.
La prima è una nuova piattaforma di segnalazione di sospetti contenuti illegali, che sarà offerta da Meta e gestita da Lega Serie A. In pratica, sarà una sorta di Piracy Shield per i social, Meta si guarda bene dal dire se il blocco del contenuto segnalato sarà automatico o revisionato da un umano.
Poi Meta afferma che farà degli “sforzi proattivi” per individuare e disattivare i contenuti pirata, “senza che i detentori di diritti debbano identificare le violazioni autonomamente“.
Anche in questo caso non è chiarissimo in cosa consista l’accordo, ma sembra di capire che Meta si impegna ad aumentare il numero di moderatori dei contenuti dedicati alle partite di calcio italiano.
La pirateria sui social
I social network non sono il canale principale usato dai pirati per diffondere contenuti illegali, anche perché è quasi impossibile “vendere” il pezzotto su Facebook e Instagram: meglio farlo tramite app IPTV che i pirati possono controllare direttamente, dopo aver ricevuto il compenso pattuito.
Sui social, al massimo, è più probabile imbattersi in flussi video pirata gratuiti, ma imbottiti di pubblicità tramite la quale i pirati guadagnano qualcosa. Ma non è questo il cuore del business.
Tuttavia, i social sono utili ai pirati anche per farsi pubblicità, mostrando ai potenziali clienti il loro (che poi loro non è) prodotto e pubblicando link che portano verso siti esterni, o direttamente alle app IPTV.
In ogni caso, però, si tratta di un reato e di materiale trasmesso illegalmente, motivo per cui anche questo filone del pezzotto va contrastato e bloccato.