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Pezzotto: le multe arriveranno prestissimo

Non servirà aspettare i tempi del pubblico per vedere in funzione la nuova legge anti pezzotto: la famigerata piattaforma tecnologica è già pronta e la Lega Calcio l'ha regalata all'AGCOM

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calcio streaming illegale Fonte foto: Shutterstock

Secondo quanto riporta La Repubblica, la nuova legge anti pezzotto che entrerà in vigore tra pochissimi giorni potrebbe diventare “operativamolto prima del previsto. Questo perché la Lega Calcio ha donato, con tanto di atto notarile, una “piattaforma tecnologica” già registrata alla SIAE che è in grado di scovare in tempo reale i server che trasmettono in streaming illegalmente le partite di calcio.

Questa piattaforma è già in uso da mesi in Lega Calcio ed è stata già usata per segnalare ben 92 server al tribunale di Milano. Lo scoglio principale ad una entrata in vigore realmente efficace della nuova legge, quindi, sembra già superato.

La piattaforma anti pezzotto

La creazione di una piattaforma all’interno della quale gestire le segnalazioni dei siti e dei server che trasmettono illegalmente è prevista dal DL 621/23, ma in teoria dovrebbe essere l’AGCOM (il Garante delle Comunicazioni) a metterla in piedi con il supporto tecnico dell’Agenzia per la Cybersicurezza.

Ancora il DL 621, infatti, prevedeva un tavolo tecnico, da convocare entro 30 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della legge, che avrebbe dovuto sovrintendere alla creazione della piattaforma. Il termine ultimo previsto era di 6 mesi dalla prima convocazione del tavolo tecnico.

Sempre la nuova legge prevede risorse economiche (ma anche umane: un dirigente, 8 funzionari e un impiegato) in più per l’AGCOM al fine di garantire che questo flusso di lavoro proceda spedito, una volta attivata la piattaforma.

Lega Calcio ha fretta

La nuova legge anti pezzotto entrerà in vigore l’8 agosto, quindi nella migliore delle ipotesi per fine anno o al massimo inizio 2024 la famigerata piattaforma sarebbe dovuta arrivare. Ma non sarà necessario attendere tanto: con il “regalo” della Lega Calcio i tempi si riducono drasticamente.

Il privato, che è quello che subisce il danno del pezzotto, ha anticipato il pubblico fornendo un sistema già pronto e già utilizzabile: Lega Calcio ha ceduto il codice sorgente della piattaforma, quindi l’AGCOM la può usare legalmente così com’è oppure modificarla, in base ai suggerimenti dell’Agenzia per la Cybersicurezza.

Questa piattaforma è stata usata da Lega Calcio per scovare e segnalare i siti pirata che trasmettono illegalmente le partite. La segnalazione viene inviata al Tribunale di Milano, in base all’articolo 700 del Codice Civile che prevede che “chi ha fondato motivo di temere che durante il tempo occorrente per far valere il suo diritto in via ordinaria, questo sia minacciato da un pregiudizio imminente e irreparabile, può chiedere con ricorso al giudice i provvedimenti d’urgenza“.

Il successivo provvedimento del Tribunale ha portato all’oscuramento di 92 siti che trasmettevano illegalmente il segnale piratato delle Pay TV.

Arrivano le multe

Questa accelerazione nella creazione della piattaforma porterà ad un veloce arrivo delle prime multe. Tra le cose che il Tribunale deve fare contestualmente al blocco del segnale c’è anche il controllo dei conti correnti di chi trasmette illegalmente e degli altri strumenti elettronici usati per raccogliere gli “abbonamenti” degli utenti del pezzotto.

Facendolo, ovviamente, i giudici raccolgono anche i dati di chi paga, che viene automaticamente scoperto. La nuova legge anti pezzotto prevede multe salatissime: si passa da un massimo di 1.000 euro (previsto dalla legge precedente sulla pirateria) ad uno di 5.000 euro.

Niente pezzotto per il campionato 23-24

La Lega Calcio e le Pay TV (DAZN e Sky), chiaramente, sperano che tutto il sistema entri in funzione prima possibile. Ma è molto improbabile che tutto sia pronto per la prima giornata di campionato (il 19 agosto).

E’ però probabile che non passeranno molte giornate prima di vedere in funzione la piattaforma e di sentire le prime notizie delle multe comminate a chi, nel 2023, ancora non ha capito che per il calcio, i film e le serie TV si deve pagare.