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SCIENZA

Ritrovamento sensazionale: è considerato uno dei "più rari" mai visti

La guerra di Troia come non l'avevamo mai vista: in Siria hanno scoperto un mosaico di 400 metri quadrati, uno dei "più rari" mai visti al mondo.

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Scoperto mosaico romano più raro al mondo in Siria Fonte foto: Getty Images

Lo hanno definito uno dei “più rari” mai visti ed è protagonista di una scoperta sensazionale: gli archeologi hanno ritrovato in Siria un antichissimo mosaico di epoca romana che raffigura la leggendaria guerra di Troia. Un’opera d’arte unica nel suo genere e non solo per via dei soggetti rappresentati, ma anche delle sue incredibili dimensioni che si aggirano intorno ai 400 metri quadrati.

Scoperto in Siria uno dei mosaici “più rari” al mondo

Il prezioso (ed enorme) mosaico è uno degli ultimi ritrovati a Rastan, nel nord della Siria. Un territorio devastato dalla guerra e che dopo anni di morte e distruzione da parte dei ribelli, nel 2018 è tornato sotto il controllo del governo. Proprio grazie a questo è stato possibile non solo scoprire, ma anche e soprattutto salvare questa opera d’arte unica nel suo genere: i gruppi armati hanno provato a vendere pezzi del mosaico tramite social. Fallendo, per fortuna.

Il dottor Humam Saad, direttore associato degli scavi nel sito di Rastan, ha affermato che è necessario condurre ulteriori indagini sulla questa grande opera d’arte. Finora gli archeologi hanno scoperto circa 20 metri quadrati del mosaico che, con i suoi quasi 400 metri quadrati di grandezza, con molta probabilità era in origine il pavimento di uno stabilimento balneare di epoca romana.

Il soggetto parla da sé. Soldati armati di scudi e spade (con tanto di nomi), feroci guerriere Amazzoni che combattono a cavallo, tutti personaggi che animano la famigerata e leggendaria guerra di Troia che, più di 2000 anni or sono, vide la strenua lotta tra gli antichi Greci e il popolo troiano, che abitava l’attuale Turchia.

La guerra di Troia come non l’avevamo mai vista

“Quella che abbiamo di fronte è una scoperta rara su scala globale”, ha affermato il direttore degli scavi. E non avrebbe potuto definirla meglio, non solo per via delle dimensioni dell’opera di epoca romana ma anche per il soggetto in questione e la presenza di dettagli e particolari che ci mostrano la guerra di Troia come non l’avevamo mai vista.

Tra le scene ci sono anche quelle in cui le Amazzoni, donne guerriere forti e indomite che si pensa vivessero nell’odierna Ucraina, si uniscono in battaglia al fianco dei troiani. E in particolare stupisce vedere raffigurate Pentesilea e la sorella Ippolita, due delle Amazzoni più celebri di sempre (quest’ultima morì per mano di Ercole in una delle sue 12 fatiche). Il mosaico ritrae anche l’antico dio del mare Nettuno, raffigurato in compagnia di 40 delle sue amanti: una rappresentazione insolita e che mai prima d’ora era passata al vaglio degli archeologi.

“Non possiamo identificare il tipo di edificio, che si tratti di uno stabilimento balneare pubblico o qualcos’altro, perché non abbiamo ancora finito di scavare – ha affermato il dottor Saad -. Ciascuno dei pannelli era riempito con piccole pietre colorate di forma quadrata che misuravano circa 15 cm su ciascun lato”. “Ci sono altri edifici, ed è chiaro che il mosaico è molto più ampio – ha detto Sulaf Fawakherji, membro del consiglio di amministrazione del Museo di Nabu -. Rastan storicamente è una città importante e potrebbe essere di grande interesse, un patrimonio per il turismo”.

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