Scoperte discariche illegali di liquami, scatta l'allarme ecologico
Un'analisi condotta dalla BBC rivela che, nel 2022, ci sono stati 6.000 probabili sversamenti illegali nel Regno Unito: ecco cosa sappiamo su questo preoccupante fenomeno.
Nel Regno Unito sta succedendo qualcosa di preoccupante: una nuova indagine condotta dalla BBC ha infatti dimostrato che alcune delle principali società idriche inglesi avrebbero compiuto sversamenti illegali di acque reflue in fiumi, laghi e mari (se ne contano oltre 6.000 in appena un anno, il 2022). Nonostante le proteste delle aziende coinvolte, il metodo di analisi adottato dall’emittente sembrerebbe essere persino più “generoso” rispetto a quello con cui l’Agenzia per l’Ambiente (EA) monitora tali sversamenti. Ecco che cosa sappiamo.
Scoperti sversamenti illegali nel Regno Unito
In Inghilterra, l’Agenzia per l’Ambiente tiene sotto controllo gli sversamenti delle società idriche: a loro è consentito scaricare liquami grezzi nei fiumi, nei laghi e nei mari solamente quando le giornate sono particolarmente piovose, perché l’accumulo di acqua potrebbe causare allagamenti potenzialmente pericolosi anche per le abitazioni nelle vicinanze. Con un clima secco, invece, vige il divieto di sversare le proprie acque reflue. La BBC ha deciso di controllare i dati sulle fuoriuscite che hanno coinvolto nove aziende idriche inglesi, individuando numerose anomalie.
La prima parte dell’indagine ha riguardato gli sversamenti di tre società, portando alla scoperta di 388 casi di possibili fuoriuscite a secco (ovvero in presenza di un clima asciutto). Le altre sei aziende si sono rifiutate di condividere i propri dati, ma l’Agenzia per l’Ambiente ha deciso che ciò non fosse pregiudizievole e ha concesso alla BBC di avere accesso a tali informazioni. Lo scopo principale del monitoraggio, d’altra parte, è proprio quello di aumentare la trasparenza e l’obiettivo è quello di rendere i dati disponibili al pubblico.
L’analisi completa di tali dati, riguardanti tutte e nove le aziende, ha permesso alla BBC di scoprire oltre 6.000 sversamenti potenzialmente illegali, nel solo 2022. La cosa più preoccupante è che tali fenomeni si sarebbero verificati anche nei periodi più caldi dell’anno, quando molte persone cercavano refrigerio proprio nei fiumi e nei laghi in cui le acque reflue venivano convogliate. “Siamo molto preoccupati per quegli eventi che si verificano in luoghi in cui è probabile che le persone si bagnino” – ha affermato la professoressa Barbara Evans dell’Università di Leeds.
L’analisi della BBC e le proteste
La BBC ha condotto la sua indagine seguendo un metodo molto rigoroso. I dati raccolti sono infatti quelli identificati dai monitor presenti nei punti di traboccamento, dove i liquami vengono scaricati: questi monitor registrano l’orario di inizio e di fine delle fuoriuscite. Questi dati sono stati incrociati con quelli delle precipitazioni che si sono verificate nelle località in questione, sulla base dei monitoraggi del Met Office. Il risultato è quello che abbiamo già anticipato: oltre 6.000 sversamenti effettuati con un clima asciutto, quindi potenzialmente illegali.
Le aziende idriche hanno protestato, affermando che i dati utilizzati non sarebbero corretti a causa di malfunzionamenti dei monitor o di criteri troppo stringenti adottati dalla BBC (che ha calcolato le fuoriuscite verificatesi solamente dopo 4 giorni di clima asciutto consecutivi). In realtà, tali criteri sono persino più “generosi” di quelli usati dall’Agenzia per l’Ambiente. Nel frattempo cresce la preoccupazione: i liquami contengono feci umane e animali che possono convogliare l’Escherichia coli, un batterio pericoloso per la salute. Inoltre sono ricchi di sostanze nutritive che alimentano le alghe, modificando gli ecosistemi e danneggiando la biodiversità di fiumi, laghi e mari.