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SCIENZA

Segnali radio dallo spazio, è record: il mistero si infittisce

Soprannominati FRB121102, la causa non sarebbe una singola fonte. Un gruppo di scienziati ha individuato un numero senza precedenti di lampi radio veloci.

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Segnali radio dallo spazio, è record: il mistero si infittisce Fonte foto: iStock

I lampi radio veloci, o FRB dall’inglese “fast radio burst”, affascinano gli scienziati dal 2007, quando ne venne identificato il primo. Ora, però, un team internazionale ha registrato 1.652 lampi radio provenienti da una misteriosa sorgente in soli 47 giorni. Lo studio è stato pubblicato su Nature a ottobre, ma l’analisi risale al 2019. Dopo il segnale radio trovato al centro della nostra galassia, arriva un’altra sorprendente osservazione che ha sconcertato la comunità scientifica. Soprannominati FRB121102, questi segnali radio hanno segnato un record con l’attività più elevata mai registrata e 122 lampi proiettati in una sola ora.

Cosa sappiamo sui 1.652 segnali radio dallo spazio

Secondo gli scienziati, tra i 1.652 segnali radio nello spazio non è stato trovato alcun segno di periodicità e questo potrebbe significare che a causare gli FRB non sarebbe stata una singola fonte, ma più fonti differenti. Le osservazioni sono state compiute tra il 29 agosto e il 29 ottobre 2019 usando il radiotelescopio FAST (Five-hundred-meter Aperture Spherical Telescope) in Cina.

Secondo Bing Zhang, professore di fisica e astronomia all’università del Nevada a Las Vegas e co-autore della ricerca, “potrebbe esistere più di un meccanismo alla base di un lampo radio veloce, ma è necessario compiere osservazioni su altre fonti ripetute per confermare questa ipotesi”. I ricercatori stanno quindi ancora studiando da dove sono stati originati questi FRB e se abbiano tutti la stessa sorgente o meno.

Come la scoperta cambia le teorie sull’origine degli FRB

Zhang, in un’email, ha evidenziato come il modello principale di interpretazione degli FRB chiami in causa le magnetar, stelle di neutroni dotate di un campo magnetico fortissimo, di cui ci sono due teorie, una delle quali perderebbe valore dopo la registrazione del 1.652 segnali radio. “Ci sono due versioni – ha scritto – nella prima, la magnetosfera della magnetar sarebbe responsabile dell’emissione degli FRB; nella seconda, a generarli sarebbero invece delle scosse provenienti da un punto lontano dalla magnetosfera. Le nuove osservazioni penalizzano il secondo modello, che non ha un’efficienza alta nel generare lampi”.

Secondo il co-autore dello studio, è essenzialmente impossibile, dato l’alto numero di lampi in un periodo di tempo ristretto, che il secondo modello funzioni perché non riuscirebbe a generare così tanti segnali in poco tempo. “I nostri risultati suggeriscono che i lampi siano più probabilmente stati prodotti dalla magnetosfera delle magnetar, ammesso e non concesso che le magnetar siano davvero la fonte degli FRB ripetuti”, ha scritto Zhang.

In ogni caso, finora, le uniche cose che si sanno sui 1.652 segnali radio è che a una fase attiva è seguita una d’inattività della durata di 67 giorni e che proverrebbero da una galassia nana, in una regione di formazione stellare a tre miliardi di anni luce dalla Terra. I misteri sugli FRB121102 restano quindi numerosi e il team di studiosi sta continuando ad accumulare dati per risolvere tutti gli enigmi sulla loro origine.

Recentemente, poi, è stato registrato un altro misterioso segnale che colpisce la Terra ogni 16 giorni e persino da Venere è arrivato un ulteriore segnale radio, trasformato dalla NASA in una melodia spaziale.

Stefania Bernardini