Smart Home: adesso tocca ad Amazon
Anche gli smart speaker Echo, gli smart display Echo Show e i router mesh eero diventano finalmente compatibili con il protocollo universale Matter
Era solo questione di tempo e la notizia era più che attesa, ma solo ora è arrivata: Amazon ha reso i suoi dispositivi hardware compatibili con il protocollo Matter, esattamente come Google ha fatto e annunciato pochissimi giorni fa con i dispositivi Google Home/Nest e con Android. Sia Google che Amazon, d’altronde, sono tra i promotori di questo nuovo standard per la smart home, nato per superare il primo, vero problema (nonché il peccato originale) della domotica: gli ecosistemi chiusi.
Device Amazon compatibili con Matter
I 30 dispositivi hardware di Amazon, in particolare 17 modelli di smart speaker e smart display Echo e i router mesh eero, sono stati silenziosamente aggiornati a Matter. Non c’è nulla da aspettare e non c’è nulla da attivare: già ora i dispositivi Amazon possono dialogare con quelli certificati Matter.
L’unica limitazione, però, è che la configurazione deve essere fatta tramite smartphone Android, visto che Google ha aggiornato il suo sistema operativo a Matter mentre Apple, ancora, non ha fatto lo stesso con iOS. Si prevede, però, l’arrivo di Matter anche sui dispositivi iOS entro i primi mesi del 2023.
Ancora a inizio 2023 Amazon aggiornerà di nuovo i suoi smart speaker, smart display e i router eero rendendoli compatibili con il protocollo Thread, che serve a comandare i dispositivi a basso consumo e bassissimo traffico dati, come le serrature smart e i rilevatori di fumo.
Che cos’è Matter
Matter è un protocollo, un insieme di regole tecniche, creato per far dialogare dispositivi smart appartenenti a “famiglie” diverse. Il mondo della domotica, infatti, è diviso in grandi ecosistemi: Amazon Alexa, Google Home, Apple HomeKit sono i più famosi, ma poi ci sono tutti i sistemi prorpietari dei grandi marchi dell’impiantistica (uno su tutti: BTicino).
Un dispositivo compatibile solo con Amazon Alexa non è comandabile tramite uno smart speaker Google Home, o tramite un Apple Homepod, e viceversa per tutte le possibili combinazioni. Succede, così, che a volte un utente rinunci all’acquisto di un prodotto solo perché non è compatibile con lo smart speaker che ha già in casa.
Chi è particolarmente ferrato di domotica, poi, spesso ha più smart speaker al fine di comandare tutti i possibili dispositivi smart. Alcuni di questi dispositivi, invece, da qualche anno hanno iniziato ad essere venduti con la doppia o tripla compatibilità in modo che l’utente possa usarli a prescindere dall’hardware che ha acquistato precedentemente.
Matter nasce proprio per scavalcare a piè pari questi problemi:se un dispositivo è compatibile con Matter, allora è compatibile con tutto.
Come funziona Matter
Matter è un protocollo di comunicazione di tipo IP, quindi basato su una rete WiFi o cablata, ma usa il Bluetooth per la configurazione iniziale. Ogni dispositivo compatibile con Matter, quindi, deve essere identificato e configurato con uno smartphone Android via Bluetooth.
Durante la configurazione lo smartphone assegnerà un indirizzo IP al dispositivo, rendendolo identificabile nella rete domestica. A questo punto il dispositivo potrà inviare e ricevere dati da/verso tutti gli altri dispositivi Matter collegati alla stessa rete.