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Smartwatch e cuffiette, svolta storica: che cosa è successo

Dopo anni di crescita ininterrotta per tutto il settore, adesso il mercato dei "wearable" è ad una svolta: ecco chi vince, chi perde e dove stiamo andando

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cuffiette wireless Fonte foto: Shutterstock

I nuovi dati di International Data Corporation (IDC) hanno registrato per la prima volta nella storia un calo delle vendite pari al 3% su scala globale dei dispositivi indossabili, con un calo principlamente nella vendita di Smart Band e fitness tracker. Durante il primo trimestre del 2022 sono state spedite in tutto il mondo 105,3 milioni di unità: dagli auricolari agli smart watch, passando per le cuffiette wireless. Secondo gli analisti il calo è da attribuire al ridimensionamento della domanda da parte dei consumatori, oggi più consapevoli sia delle tecnologie a disposizione sia del rapporto scheda tecnica/prezzo. Il mercato, come si dice in gergo tecnico, è diventato più maturo.

L’impennata di acquisti che ha contraddistinto gli ultimi due anni segnati dalla pandemia è dunque alle spalle. Anche se c’è da precisare che non tutti i dispositivi hanno accusato le stesse percentuali di perdita: tutto il settore degli “heareables“, termine decisamente impronunciabile derivante dall’incrocio tra “hear” (ascoltare) e “wearables” (indossabili) e che descrive i dispositivi da orecchio come auricolari e cuffie, ha registrato un calo nelle spedizioni decisamente più lieve e pari, su scala globale, allo 0,6%. Peggio sono andati, invece, orologi smart e simili. Da annotare, comunque, poiché appena un anno fa registravamo ancora il picco delle vendite trainato dalla necessità di questi dispositivi a causa delle lunghe ore da trascorrere in casa dovute al lockdown della pandemia da Covid-19, mentre quest’anno tutti abbiamo già un paio di cuffiette.

Chi perde e chi conquista il mercato degli indossabili

Apple, ancora una volta, è riuscita non solo a rimanere stabile ma addirittura ad ottenere un incremento nelle spedizioni pari a +6,6% rispetto allo scorso anno. Spiega IDC che il prodotto migliore in termini di vendite è stato l’Apple Watch mentre le spedizioni di AirPods sono rimaste invariate. Bene anche l’indiana Imagine Marketing, che copre soprattutto il suo mercato interno e che pur calando del 3,8% negli “hearables” riesce a fare un +5,2% complessivo grazie agli smartwatch..

Perdono, invece, quote di mercato Xiaomi (-23,8%), Huawei (-10,8%), Samsung (-9,9%). In effetti a reggere le vendite, un po’ per tutte le aziende, sono stati i orologi, le cui spedizioni sono cresciute del 9,1% su scala globale per il primo trimestre 2022 conquistando il 28% del mercato complessivo.

E difatti l’ultima serie Samsung Galaxy Watch4 ha continuato a registrare ottime vendite, in crescita del 32,7% durante il trimestre preso in analisi.

Smartband: il calo di vendite è sostanzioso

I braccialetti intelligenti o meglio conosciuti come smartband hanno fatto registrare il calo più consistente: -40,5%. La causa, secondo gli analisti, è da cercare in quella che potremmo definire la tempesta perfetta: carenza di offerta combinata a una domanda inferiore.

Ramon T. Llamas di IDC ha così commentato i risultati: “Con la maggior parte delle funzionalità che stanno diventando sempre più comuni tra i diversi dispositivi, le aziende dovranno trovare modi nuovi per convincere i clienti a scegliere il loro prodotti. Ciò richiederà investimenti in nuovi hardware, software e servizi che dovranno sorprendere e coinvolgere i clienti“.

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