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Sony vuole stravolgere il mondo dello streaming

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tv-streaming Fonte foto: Shutterstock

Sono in atto grandi cambiamenti nell’industria cinematografica e, molto presto, un’altra vecchia gloria del cinema che fu potrebbe scomparire per sempre. Parliamo di Paramount che già da diverso tempo sta navigango in cattive acque e sarebbe a rischio acquisizione da parte di altre società esterne,

Una delle offerte più importanti, pari a ben 26 miliardi di dollari, è arrivata da Sony Pictures Entertainment (SPE) e dalla società di private equity Apollo Global Management. Ancora niente di definitivo ma dalle prime indiscrezioni le due società hanno già presentato una lettera di offerta non vincolante firmata da tutti i vertici.

Cosa cambia con l’acquisizione di Paramount

Secondo le prime informazioni riportate dal Wall Street Journal, se le due società riusciranno a mettere le mani sulla Paramount, Apollo avrebbe il ruolo di investitore di minoranza, mentre Sony deterrebbe la quota di maggioranza, arrivando a gestire l’azienda acquisita e tutto il suo sterminato catalogo di film, come Star Trek, Il Padrino, Top Gun, Mission: Impossibile e molti altri titoli che hanno fatto la storia del cinema.

A questo bisognerebbe anche aggiungere anche gli studi televisivi di Paramount, che comprendono Mtv, Comedy Central, i canali della CBS, Nickelodeon e la casa editrice Simon & Schuster, senza dimenticare anche la nuova piattaforma per lo streaming Paramount+ e tutto ciò che contiene.

Un’eventualità davvero ghiotta per l’azienda giapponese che si troverebbe per le mani, oltre ai titoli storici, anche decine di altre produzioni di successo che potrebbero confluire all’interno dei canali di Sony One (disponibili sulle piattaforme FAST di LG, Samsung e JVC) e che hanno segnato l’ingresso del colosso giapponese nel mondo dei FAST channels (pur trattandosi di contenuti dedicati ad altre piattaforme e non di canali FAST  veri e propri), offrendo agli utenti film e serie TV in streaming gratuiti ma con spot pubblicitari. L’offerta al momento include otto nuovi canali:

  • Sony One Comedy TV
  • Sony One Thriller TV
  • Sony One Faves
  • Sony One Comedy HITS
  • Sony One Action HITS
  • Sony One Shark Tank
  • Sony One Dragons’ Den
  • Sony One Blacklist

Il servizio è disponibile in nove paesi: Regno Unito, Francia, Italia, Germania, Spagna, Svezia, Danimarca, Norvegia e Finlandia e può essere visto sulle piattaforme Samsung TV Plus, LG Channels e TiVo+ (disponibile sulle sulle TV a con sistema operativo TiVo OS, destinato al momento ai prodotti a marchio JVC e in futuro anche a quelli di  Sharp, Hitachi, Telefunken Panasonic).

Oltre a questo Sony andrebbe ad aumentare la propria quota di mercato, rendendo decisamente più importante la propria presenza nell’industria cinematografica globale che, tuttavia, porterebbe anche a una nuova riduzione degli Studios di grandi dimensioni, con solo quattro attori principali: Warner, Disney, Universal e, chiaramente, Sony.

La crisi di Paramount

Solo poco tempo fa Paramount Global ha comunicato di avere oltre 14,6 miliardi di dollari di debiti, una cifra stratosferica che, con l’acquisizione, verrebbe completamente coperta dal compratore. Vista dunque l’importanza di questo colosso del cinema è chiaro che dopo questo annuncio siano fioccate le offerte da parte di moltissime società, tra cui quella della Skydance Media che ha proposto una fusione.

Quest’ultima opzione, in realtà, ha creato una certa frammentazione nel CDA di Paramount e molte tensioni che già dai prossimi mesi potrebbero culminare nell’abbandono del consiglio di diversi azionisti.

Ad onor del vero, però, questa non è la prima crisi del colosso del cinema e già negli anni ‘70 si parlava di un rischio chiusura, prontamente sventato da produttore Robert Evans che portò nel catalogo dell’azienda titoli leggendari che ne hanno risollevato le sorti.

Nell’ultimo periodo, però, le cose non sono andate meglio: la fusione con la CBS e Viacom del 2019 non ha dato i risultati sperati e complice anche una concorrenza decisamente agguerrita, che soprattutto sul fronte dello streaming sta avendo la meglio, l’azienda si è trovata a dover fronteggiare perdite per miliardi di dollari.

I recenti scioperi degli sceneggiatori e degli attori di Hollywood, poi, hanno contribuito a dare il colpo di grazia, mettendo in crisi tutta l’industria cinematografica, chiaramente, e affondando ancor di più le società in difficoltà.

Al momento, comunque, l’offerta di Skydance Media non è ancora stata rifiutata, così come è ancora in fase di discussione quella di Sony Pictures Entertainment e Apollo Global Management, perciò da qui alle prossime settimane tutto può accadere.

 

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