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SCIENZA

Lo squalo dei record, ha percorso 17.000 miglia in 18 mesi: la migrazione più lunga mai registrata

Lo chiamano già lo squalo dei record: questo esemplare ha viaggiato per oltre 17.000 miglia in appena un anno e mezzo, ed è la migrazione più lunga mai registrata.

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Squalo Fonte foto: 123RF

È un viaggio davvero epico, quello che ha coinvolto lo squalo Genie: gli scienziati, che hanno monitorato la sua migrazione, hanno scoperto che l’esemplare ha percorso oltre 17.000 miglia (quasi 28mila km!) nel corso di appena un anno e mezzo. È un vero e proprio record per la sua specie di appartenenza, quella degli squali seta, e gli esperti si stanno ancora chiedendo i motivi di questa impresa così mastodontica. Quel che è certo è che la specie può ormai essere considerata in pericolo ed è necessaria una regolamentazione per proteggere la sua popolazione residua.

Il viaggio lunghissimo di Genie, lo squalo seta

La protagonista di questa storia avventurosa si chiama Genie, in onore della defunta ecologista Eugenie Clark che aveva fatto degli squali la sua passione. Si tratta di un esemplare adulto femmina di squalo seta (Carcharhinus falciformis), una specie considerata vulnerabile per via della pesca intensiva e dello sfruttamento delle acque oceaniche. Gli scienziati hanno compiuto uno studio sui suoi spostamenti, per individuare le criticità alle quali gli squali seta devono far fronte nel loro habitat ormai in pericolo. E hanno scoperto qualcosa di sensazionale.

Il viaggio di Genie ha avuto inizio al largo delle coste di Wolf Island, all’interno della riserva marina delle Galapagos, dove i ricercatori le hanno installato un trasmettitore satellitare su una pinna, nel luglio 2021. Lo squalo ha poi intrapreso la sua incredibile migrazione, percorrendo più di 17.000 miglia nel giro di 546 giorni (ovvero circa un anno e mezzo). L’intera distanza percorsa equivale più o meno ad attraversare gli Stati Uniti in un viaggio coast to coast per ben 4 volte. La sua destinazione? Le isole Hawaii, da dove poi l’esemplare ha fatto ritorno verso le Galapagos.

Lo studio, pubblicato su Journal of Fish Biology, vuole fare chiarezza sui motivi che hanno spinto Genie a compiere una migrazione da record. Secondo Pelayo Salinas de León, scienziato marino e autore principale della ricerca, tre possono essere le ragioni dietro questo viaggio: la ricerca di un luogo dove poter trovare cibo migliore, quella del posto giusto dove partorire o una nuova regione popolata da squali seta per individuare un partner per l’accoppiamento. In ogni modo, uno studio più accurato degli spostamenti degli squali potrà permettere agli scienziati di aiutare questa specie in pericolo.

Perché gli squali seta sono in pericolo

Gli squali seta sono particolarmente vulnerabili, perché hanno una crescita lenta e maturano tardivamente. Inoltre subiscono particolarmente gli effetti della pesca intensiva, di cui sono protagonisti per via dell’elevata domanda di pinne di squalo. Per questo sono considerati a rischio ed è fondamentale trovare un modo per proteggerli. “Comprendere i percorsi migratori degli squali seta e di altri squali pelagici minacciati è fondamentale per sviluppare strategie di gestione efficaci per ripristinare il continuo declino della popolazione mondiale” – ha affermato il dottor Salinas de León.

“Gli squali vagano per gli oceani del mondo da centinaia di milioni di anni e i confini della mappa che noi umani abbiamo stabilito su carta non significano nulla per loro. Le loro lunghe migrazioni attraverso acque internazionali fortemente sfruttate li espongono a rischi significativi, evidenziando la necessità di una risposta globale coordinata per garantire la sopravvivenza di questo gruppo di specie altamente minacciato”.

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