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SCIENZA

Stanno invadendo le spiagge italiane: ma cosa sono?

Lungo le coste Nord delle Marche sono stati ritrovati tantissimi borsellini delle sirene, sacche ovali che contengono uova di squalo o razza

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Borsellini delle sirene Fonte foto: 123RF

Capita di ritrovare davvero di tutto sulle spiagge e soprattutto in qualsiasi stagione. Il mare porta a riva oggetti di ogni tipo, ma nel caso dei borsellini avvistati in questi giorni nelle Marche non si tratta fortunatamente di spazzatura. I ritrovamenti sono stati nel numero di diverse decine, scatenando la curiosità generale.

L’aspetto ricorda appunto delle piccole borse, dei marsupi o delle mascherine, ma in realtà si tratta dei cosiddetti “borsellini delle sirene”, nient’altro che sacche che contengono uova di razza. Il colore è molto scuro, con tanto di protuberanze marcate. Ma quando è iniziata esattamente questa invasione che ha riguardato la parte settentrionale della regione?

Una presenza massiccia di borsellini

I ritrovamenti sono stati effettuati da un’associazione ambientale e umanitaria, la EveruOne Group che ha sede in quel di Pesaro. Come ha sottolineato la stessa organizzazione, una presenza così massiccia di uova nei borsellini delle sirene è un fattore positivo. In effetti sarebbe la conferma di quanto il fondale sabbioso dei mari marchigiani in questione siano vitali e ricchi. C’è la speranza di individuare dunque una varietà incredibile di fauna ittica, per non parlare degli invertebrati. In realtà queste sacche ovali meritano un approfondimento ulteriore perché hanno delle caratteristiche che vale la pena conoscere.

Lungo le coste sono stati trovati borsellini con le uova di una razza, ma queste sacche ovali possono appartenere anche agli squali. Il riferimento alle sirene, poi, si spiega molto facilmente. Tutto nasce da una leggenda, secondo cui appunto le sirene avrebbero depositato in fondo all’oceano le loro uova, come se fossero dei veri e propri tesori preziosi. In termini più concreti, queste sacche rappresentano qualcosa di fondamentale per l’intero ecosistema marino. Ogni singolo squalo o razza ha un borsellino differente, di conseguenza l’identificazione della specie può avvenire senza alcun problema. A questo punto sorge spontanea una domanda: cosa c’è esattamente dentro le sacche stesse?

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Cosa contengono i borsellini delle sirene

Nei borsellini che sono stati ritrovati nelle spiagge marchigiane sono presenti tanti embrioni che vengono protetti da quello che è un involucro molto resistente ed elastico. La presenza di queste sacche è tipica delle giornate successive alle tempeste intense oppure le alte maree. Nonostante siano spiaggiate, l’embrione stesso non è necessariamente morto: al contrario potrebbe essere già uscito a causa della forza delle correnti e delle onde. Il consiglio degli esperti è quello di non toccare o muovere i borsellini, ma piuttosto contattare gli esperti. C’è comunque un problema di cui non si può non parlare e che è diventato sempre più urgente.

Come sottolineato da EveruOne Group, l’invasione è progressivamente diventata meno evidente a causa dell’inquinamento che viene prodotto dalle attività umane, trivellazioni e sversamenti in primis. L’equilibrio dell’ecosistema marino, inoltre, viene messo a dura prova dal ripascimento delle spiagge. Si tratta del fenomeno naturale di riporto di quantità di sabbia in seguito allo scorrere delle acque. L’associazione ambientale ha già provveduto a informare le autorità del nostro paese e quelle dell’Unione Europea per chiedere nuove misure, più stringenti, così da proteggere il Mare Adriatico e tutta la sua biodiversità che viene costantemente messa in pericolo.

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