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SCIENZA

Scoperta una "stazione di servizio" romana in Inghilterra

Scoperta un'antica "stazione di servizio" romana proprio durante i lavori per costruire una strada moderna in Inghilterra: è una mutatio per cambio cavalli e ristoro

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Straordinario rinvenimento archeologico a Gloucester: è affiorata dal terreno una “stazione di servizio” romana. Il complesso scoperto è una cosiddetta mutatio e si trova nei pressi di un’area storicamente appartenente alla Britannia romana. Di cosa si tratta esattamente?

Un’antica “stazione di servizio” romana

Un ritrovamento archeologico straordinario ha portato alla luce una testimonianza unica della vita quotidiana nell’antica Britannia romana: una mutatio, o stazione di cambio cavalli, situata lungo la storica via romana Ermin Street, che collegava Silchester e Gloucester. Questa scoperta, avvenuta proprio nei pressi di Gloucester, è stata resa possibile grazie ai lavori per la costruzione di una nuova strada, rivelando un sito che potrebbe essere considerato l’antenato delle moderne aree di sosta.

La mutatio, che si pensa risalga al periodo tra il 160 e il 180 d.C., rappresentava un punto di riferimento essenziale per i viaggiatori che percorrevano la rete stradale romana. Questo tipo di stazioni non solo offrivano la possibilità di cambiare cavalli, ma costituivano anche un luogo di ristoro e riposo per i viandanti, fondamentali per affrontare il lungo tragitto tra Gloucester e Cirencester. La strada, infatti, era una delle più trafficate del sud-ovest della Britannia romana, unendo importanti centri militari e commerciali.

Gli scavi, guidati da un team di 70 archeologi dell’Oxford Cotswold Archaeology, hanno interessato un’area di circa 40 ettari, rivelando un vasta insediamento romano che si estende per otto ettari lungo la strada principale. Tra i ritrovamenti più significativi, figurano 460 monete romane, 15 fibule, oltre 420 chilogrammi di frammenti di ceramica e ossa animali, oltre a utensili e oggetti di uso quotidiano. Particolarmente degno di nota è stato il recupero di un’elegante statuetta in rame raffigurante Cupido, alta circa 6 centimetri, che rappresenta un raro esempio di arte decorativa dell’epoca.

L’area principale della mutatio sembrerebbe essere costituita da due edifici principali. Le tracce rinvenute includono ossa di cavallo, briglie e hipposandali, antenati delle moderne ferrature, che indicano l’importanza del sito come punto di sosta e servizio per i viaggiatori e i loro animali.

Gli archeologi ipotizzano che uno degli edifici fosse adibito a officina, mentre che l’altro offrisse alloggio per il personale addetto alla gestione della stazione. Si suppone, inoltre, la presenza di ulteriori strutture nelle vicinanze, probabilmente destinate all’accoglienza dei viaggiatori.

Gli altri reperti trovati nello scavo

Tra gli oggetti rinvenuti vi sono anche reperti particolarmente curiosi e personali, come un anello, spilloni per capelli in osso e rame e una scarpa chiodata ritrovata in un pozzo di pietra. Questi oggetti offrono uno spaccato affascinante della vita quotidiana e dei costumi dell’epoca. Alcuni reperti, come la statuetta di Cupido, potrebbero essere stati smarriti accidentalmente, mentre altri sembrano essere stati lasciati intenzionalmente come offerte votive per garantire un viaggio sicuro.

La scoperta non solo arricchisce la comprensione della rete viaria romana in Britannia, ma testimonia anche l’importanza strategica e commerciale di Gloucester e Cirencester. In particolare, Gloucester all’epoca, era un centro militare di rilievo, mentre Cirencester rappresentava la seconda città più grande della Britannia romana, superata solo da Londra. La strada tra queste due località, quindi, era frequentata da mercanti e viaggiatori e anche da legioni romane in marcia.

Questo progetto archeologico è stato intrapreso nel contesto di un investimento infrastrutturale da 250-500 milioni di sterline per collegare due tratti della A417, una strada strategica per la viabilità moderna. Ironia della sorte, è stato proprio il progresso contemporaneo a rivelare i segreti di un passato millenario.

Una volta conclusi i lavori sul sito, i reperti saranno esposti nei musei locali, offrendo al pubblico l’opportunità di immergersi nella storia della Britannia romana.

La scoperta ha suscitato grande interesse anche a livello mediatico: è stata raccontata in un episodio della serie Digging for Britain della BBC, che ha approfondito le implicazioni storiche e archeologiche della mutatio. Questo ritrovamento rappresenta una finestra su un passato remoto e, al tempo stesso, anche un invito a riflettere su come – seppur distanti nel tempo – le esigenze dei viaggiatori restino sorprendentemente simili.

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