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Una strana luce e poi lo scoppio: potremmo aver assistito alla collisione di due mondi

Gli astronomi hanno assistito ad un misterioso bagliore e al successivo oscuramento di una stella lontana: forse si tratta dell'incredibile collisione di due mondi.

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Collisione tra pianeti Fonte foto: 123RF

In un Universo sconfinato e turbolento, perlopiù ancora sconosciuto all’uomo, che due pianeti si scontrino tra di loro non è un evento poi così raro. Poter assistere alla collisione, al contrario, è davvero un’esperienza eccezionale: finora non era mai accaduto, ma alcune recenti osservazioni fanno sospettare che si sia appena verificata una “prima volta” di importanza incredibile per gli astronomi. Vediamo che cosa è successo.

L’esplosione e l’oscuramento di una stella lontana

Questa è una storia davvero affascinante, che ha avuto inizio un paio d’anni fa. Alla fine del 2021, l’astronomo Matthew Kenworthy dell’Osservatorio di Leiden (Paesi Bassi) ha osservato l’improvviso e quasi totale oscuramento di una stella simile al nostro Sole, che si trova a circa 1.800 anni luce dalla Terra. Incuriosito, ha studiato i dati raccolti dal progetto All-Sky Automated Survey for Supernovae (ASAS-SN), per analizzare questo fenomeno così bizzarro. Quindi, ha condiviso i suoi risultati online, ed è così che ha ricevuto un messaggio davvero particolare da Arttu Sainio, astronomo dilettante.

Quest’ultimo ha spiegato a Kenworthy che, circa due anni e mezzo prima dell’oscuramento, la stella (ora chiamata ASASSN-21qj) aveva mostrato un improvviso aumento di luminosità. Questi due eventi, singolarmente, sono già abbastanza strani per una stella che assomiglia al Sole. Ma presi insieme, in rapida successione, sono davvero una coincidenza straordinaria. O dietro questi fenomeni si nascondeva qualcosa in più? I due scienziati hanno utilizzato le osservazioni del telescopio a infrarossi Neowise, della NASA, e quelle del Las Cumbres Observatory Global Telescope: è emerso che il bagliore improvviso corrispondeva ad un’emissione di calore di oltre 700°C. Doveva esserci dunque stato un evento di grande violenza, in grado di scatenare una reazione di questo tipo.

L’ipotesi più interessante: la collisione di due mondi

Kenworthy ha così presentato, nello studio pubblicato su Nature, la sua ipotesi su ciò che può essere accaduto nel sistema stellare di ASASSN-21qj. Per l’astronomo, si è trattata di una collisione tra due mondi. Un evento non poi così raro – basti pensare che la nostra Luna si sarebbe formata a causa dell’impatto tra la Terra e un corpo celeste delle dimensioni di Marte. A sostenere questa teoria è anche la giovane età della stella, che dovrebbe essere di circa 300 milioni di anni: in questa fase, il sistema è ancora particolarmente instabile e gli impatti sono più frequenti.

Secondo gli esperti, la collisione sarebbe avvenuta molto lontano dalla stella e avrebbe coinvolto due pianeti giganti formati di ghiaccio, simili ad Urano e Nettuno. La loro quasi totale vaporizzazione potrebbe infatti spiegare l’enorme nuvola di polvere e gas che avrebbe oscurato ASASSN-21qj. Ancora più probabile, l’impatto sarebbe avvenuto leggermente fuori centro, e questo avrebbe formato la sinestia, una “ciambella” di polvere che, surriscaldata dall’energia derivante dallo scontro, avrebbe causato il bagliore. Dei due pianeti, probabilmente non resta che due nuclei di metalli fusi che si sono uniti in un unico globo incandescente.

“Tra milioni di anni, presumibilmente il materiale si condenserà in un nuovo pianeta. Alcuni di questi materiali potrebbero anche formare delle lune” – ha affermato Kenworthy. Le nubi provocate dalla collisione sono in parte ancora gravitazionalmente legate a questo nucleo rovente, mentre il resto è stato spazzato via nell’orbita della stella: due anni dopo l’evento, queste polveri l’hanno eclissata alla nostra vista, dando il via alla ricerca che ha portato ad una scoperta così sensazionale.