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STREAMING E SERIE TV

Streaming: Netflix stravince, ma crolla

I dati dell'AGCOM fotografano lo stato del mercato dell'intrattenimento in streaming in Italia: Netflix è ancora in testa, ma il 2023 sarà un anno di svolta

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Il modo di “consumare” contenuti di intrattenimento, cioè film, serie TV, spettacoli artisti e sportivi, sugli schermi è profondamente mutato negli ultimi anni con l’arrivo delle piattaforme di streaming, che hanno sostenuto la diffusione delle Smart TV connesse a Internet. Oggi vedere un film (o qualunque altro contenuto) è un’esperienza che si può fare quando si vuole, dove si vuole, purché si abbia l’abbonamento giusto e un dispositivo connesso a Internet.

Netflix la fa ancora da padrona, anche in Italia, ma non è più l’unica azienda presente in questo mercato: ci sono anche Prime Video, DAZN, Disney+ e Now TV, per citare solo quelle più diffuse in Italia, e stanno crescendo anche Paramount+ e altre piattaforme. Per tracciare la crescita dei tanti servizi oggi disponibili sul mercato l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni inserisce ormai anche le piattaforme di streaming nel suo report periodico dell’Osservatorio sulle Comunicazioni. Dai dati dell’ultimo trimestre 2022 risulta che Netflix è ancora prima, ma le inseguitrici corrono.

Streaming in Italia: gli abbonati

I dati del report riguardano Netflix, Amazon Prime Video, Disney+, DAZN, e Now TV (cioè Sky in streaming), quindi solo piattaforme a pagamento e non anche le varie alternative gratis come RaiPlay, Pluto TV, La7. Manca anche Mediaset Infinity, perché Mediaset non fornisce dati separati tra utenti free e a pagamento.

Fatta questa doverosa premessa, ecco a fine 2022 il numero di utenti unici mensili delle principali piattaforme di streaming in Italia, secondo il report dell’AGCOM. I dati sono in milioni, tra parentesi la differenza rispetto ai dati di fine 2021:

  • Netflix: 8,9 (+0,2)
  • Prime Video: 6,5 (+0,5)
  • Disney+: 3,5 (+0,9)
  • DAZN: 2,3 (-0,1)
  • Now: 1 (=)

A parte DAZN, quindi, tutte le piattaforme crescono. Disney+ è quella che cresce di più, ma è anche l’ultima arrivata e quindi questi numeri sono più che normali.

Streaming in Italia: le ore di navigazione

L’AGCOM pubblica anche un altro dato molto importante: la quantità di ore di utilizzo, in milioni, per ogni piattaforma nel corso dell’anno. E qui Netflix stravince, ma allo stesso tempo crolla rispetto all’anno precedente:

  • Netflix: 376 (-56)
  • Prime Video: 69 (+7)
  • Disney+: 30 (+11)
  • DAZN: 9 (+1)
  • Now: 3 (=)

In pratica gli utenti Netflix sono molto più voraci di contenuti rispetto a quelli delle altre piattaforme, ma tale voracità è anche molto variabile nel tempo. Ciò è probabilmente legato alla presenza in catalogo di serie cult (Casa di carta, Squid Game, Stranger Things) che attirano una grande quantità di spettatori e li tengono incollati allo schermo per milioni e milioni di ore complessive.

Netflix osservata speciale

Questi sono i dati italiani del mercato dello streaming nel 2022, ma il 2023 sarà l’anno della svolta. Soprattutto per Netflix, che è l’osservata speciale a causa delle ultime novità annunciate dalla piattaforma, che diventeranno realtà e si consolideranno proprio quest’anno.

Ci riferiamo, in particolare, al lancio dell’abbonamento “economico” con spot pubblicitari e all’annunciato blocco della condivisione degli account. Misure simili le adottano già, o le adotteranno a breve, anche le altre piattaforme e, per questo, sarà molto interessante leggere i dati di fine 2023 di Netflix.

Questo perché Netflix sarà ancora, a fine anno, la piattaforma più usata dagli italiani e questo ci permetterà di capire dove andrà il mercato dello streaming nel 2024.