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Digitale Terrestre: finalmente la data dello Switch Off

Il ministro Adolfo Urso ha comunicato la data ufficiale dello switch off di alcuni canali RAI, ma per tutti gli altri potrebbe servire ancora molto tempo

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Che fine ha fatto lo Switch Off al Digitale Terrestre di seconda generazione, quel famoso DVB-T2 che sarebbe dovuto diventare lo standard di trasmissione unico per tutte le TV italiane? Inizialmente previsto per gennaio 2023, a luglio 2022 il Ministero dello Sviluppo Economico (MIMIIT) ha deciso che il passaggio al nuovo codec sarebbe avvenuto “a partire dal 1° gennaio 2023“, che è cosa ben diversa.

E, infatti, di canali trasmessi in HEVC Main-10 ancora non se ne vede nemmeno uno, fatta eccezione per i canali di test. Adesso, però, arriva una notizia: durante l’ultima seduta della Commissione di Vigilanza RAI il ministro dello Sviluppo Economico Adolfo Urso ha comunicato una nuova data.

L’Aeranti-Corallo, associazione che rappresenta circa 800 emittenti radiotelevisive locali e che più volte aveva chiesto di sbloccare la roadmap verso il DVB-T2, esprime soddisfazione ma, a dirla tutta, forse si tratta solo dell’ennesimo rinvio.

Switch Off nel 2024: quando e come

Secondo quanto comunicato da Aeranti-Corallo, il cui coordinatore Marco Rossignoli era presente all’audizione in Commissione, il ministro Urso ha affermato che la RAIdovrà impegnarsi a diffondere un proprio MUX nazionale in standard DVB-T2 entro il 10 gennaio 2024 e a predisporre il passaggio dei restanti MUX in standard DVB-T2 secondo la roadmap predisposta dal Ministero, in coerenza con la normativa di settore“.

Entro il 10 gennaio, quindi, i primi canali RAI saranno trasmessi con il nuovo standard e, sempre entro il 10 gennaio, dovrebbe arrivare dal Ministero una nuova roadmap con i tempi per il passaggio di tutti gli altri canali RAI.

Tale roadmap dovrebbe contenere anche indicazioni per il passaggio al digitale terrestre di seconda generazione anche delle emittenti TV private e, in buona sostanza, fornire un termine ultimo e definitivo per questa transizione dai tempi ormai lunghissimi.

Quali canali RAI passeranno al DVB-T2

Aeranti-Corallo ha espresso soddisfazione per le parole del ministro Urso, ma in realtà tali parole lasciano più dubbi di quanti ne tolgano di mezzo: quanti e quali canali RAI passeranno al DVB-T2?

Il ministro dice, genericamente, che un MUX passerà al nuovo standard. Un MUX è un insieme di frequenze all’interno del quale vengono trasmessi alcuni canali, sia TV che radio.

Non è affatto da escludere che la RAI scelga di spostare i canali meno visti tutti su uno dei suoi MUX (l’azienda pubblica ne ha due nazionali e uno regionale, diverso nei vari territori) in modo da non perdere troppi spettatori.

Sullo sfondo di questa vicenda, e dei continui rinvii dello Switch Off, c’è infatti sempre lo stesso timore da parte delle grandi emittenti nazionali: perdere spettatori a causa dell’impossibilità di guardare i canali su TV molto vecchie, ancora presenti nelle case italiane.