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Un'altra tempesta artica colpirà gli Stati Uniti: cosa aspettarsi da questi eventi estremi?

Una nuova tempesta artica è pronta ad abbattersi sugli Stati Uniti, provocando gravi disagi alla popolazione: perché questi fenomeni stanno diventando sempre più frequenti?

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Nei giorni scorsi, gli Stati Uniti sono stati colpiti da una pesante tempesta artica che ha provocato forti piogge, nevicate molto abbondanti e pericolose gelate: intere città sono rimaste paralizzate, con traffico in tilt e interruzione della corrente elettrica. Ma il peggio non è ancora passato, perché è previsto l’arrivo di un’altra perturbazione che porterà nuovo freddo e ancora molta neve. Che cosa sta succedendo?

Nuova tempesta artica negli Stati Uniti

Una potente ondata di gelo ha veramente dato il via all’inverno negli Stati Uniti: da una costa all’altra, le temperature sono scese anche notevolmente sotto lo zero e si sono verificate precipitazioni estremamente abbondanti, sia piovose che nevose. Moltissimi i disagi causati alla popolazione, sia per il traffico bloccato dalla neve che per l’interruzione dell’energia elettrica in numerose zone. Purtroppo, ci sono state anche alcune vittime per il maltempo. E in questo fine settimana è previsto l’arrivo di una nuova tempesta artica, che dovrebbe colpire dapprima il nord-est e in seguito le regioni dell’ovest.

La situazione è drammatica: la perturbazione in arrivo dal Canada ha già spinto le temperature a livelli estremi, con molte città che hanno toccato persino i 15° o 20°C sotto lo zero (il picco, al momento, è di -34°C). Non c’è dunque tregua per la popolazione degli Stati Uniti, che già durante la settimana era stata colpita da una pesante tempesta artica con nevicate abbondanti e piogge intense. Questi sono purtroppo gli effetti, ormai sempre più evidenti, del cambiamento climatico che provoca eventi estremi in ogni parte del mondo.

Gli effetti del cambiamento climatico

Il riscaldamento globale mostra le sue conseguenze soprattutto a livello climatico. Il 2023 è stato un anno da record, con un’estate letteralmente rovente e un autunno che ha segnato temperature praticamente sempre al di sopra della media stagionale. Anche l’inverno è partito in sordina, con un caldo anomalo che ha causato grande preoccupazione. Ma il nuovo anno è iniziato con un’ondata di freddo che ha finalmente causato l’abbassamento delle temperature. Tuttavia, il problema non riguarda affatto solamente il caldo o il freddo.

Il cambiamento climatico è una vera emergenza globale, soprattutto per via degli eventi climatici estremi che provoca con sempre maggiore frequenza. Diversi studi hanno dimostrato che, nel corso dei prossimi anni, dovremo attenderci grandinate più intense e numerose, mentre un problema già da affrontare è quello delle alluvioni e delle possibili inondazioni. A periodi di siccità estrema, infatti, si susseguono abbondanti piogge che scaricano a terra ingenti quantità d’acqua, ingrossando i fiumi e provocando esondazioni pericolose.

Sono tutti fenomeni, questi, con i quali probabilmente dovremo imparare a fare i conti. Nel frattempo, il riscaldamento globale impatta in maniera ancora più pesante sull’intero pianeta, ad esempio aumentando le temperature degli oceani e provocando un sempre più rapido scioglimento dei ghiacciai. Questi eventi contribuiscono non solo a peggiorare la situazione climatica (che è fortemente influenzata dalle correnti oceaniche), ma anche a mettere in pericolo interi ecosistemi, a partire proprio da quelli marini. Forse è troppo tardi per invertire la rotta, o forse no: di certo, la situazione è già abbastanza compromessa.