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Twitter sta per diventare pericoloso? Che succede a luglio

Google e Amazon potrebbero abbandonare Twitter, perché Elon Musk non paga più per i loro servizi: ecco cosa cambierebbe per gli utenti

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twitter Fonte foto: diy13 / Shutterstock

I conti di Twitter non vanno benissimo, da ben prima che Elon Musk comprasse la piattaforma social per 44 miliardi di dollari. Negli ultimi mesi, però, l’ingombrante presenza del magnate sudafricano (naturalizzato americano) si sta facendo sentire in negativo per due motivi principali.

Il primo è che gli investitori pubblicitari stanno scappando. Il secondo è che Elon Musk non paga le fatture, neanche quelle di Amazon e Google, i due principali partner tecnici di Twitter che, adesso, minacciano di chiudere i rapporti con il social dell’uccellino.

Se ciò dovesse realmente accadere, però, a pagare caro sarebbero soprattutto gli utenti.

Amazon, Google e Twitter

Twitter è uno dei social più grandi al mondo, con i suoi 350 milioni di utenti nel 2023 (in calo rispetto ai 370 milioni dell’anno scorso). I contenuti di tutti questi utenti sono archiviati su server di Twitter, ma anche di Amazon e di Google.

Amazon, in particolare, ha il compito di smistare le pubblicità all’interno del social mentre Google è il poliziotto di Twitter: lo tiene pulito da spam, account fake, bullismo di vario tipo e hate speech (incitamento all’odio).

Twitter non paga i fornitori

Twitter, secondo quanto riporta Platformer (il sito d’informazione sul Web curato da Casey Newton), da marzo non paga né Amazon né Google.

Amazon, per tutelarsi, starebbe trattenendo i soldi derivanti dalla raccolta pubblicitaria. Se gli investitori scappano, quindi, forse è anche perché hanno capito che aria tira dentro Twitter.

Google, invece, ha minacciato di interrompere i suoi servizi a partire dal 1° luglio. Servizi tra i quali c’è anche la rimozione del materiale pedopornografico.

Twitter: che succede a luglio

A questo punto la cosa è molto chiara: se Twitter, Google e Amazon non si mettono d’accordo entro un paio di settimane il social potrebbe diventare un posto molto pericoloso per gli utenti e molto poco vantaggioso per i creator.

Gli utenti, infatti, potrebbero assistere ad un incremento dello spam, del materiale vietato, dei tentativi di furto dell’account.

I creator, invece, potrebbero veder interrompersi i flussi delle entrate pubblicitarie, che Twitter condivide con loro in base ad un preciso programma di monetizzazione.

Che farà il nuovo CEO

Nel frattempo non va dimenticato che Elon Musk è ancora il proprietario di Twitter, ma non è più il CEO dell’azienda: ha ceduto questo ruolo a Linda Yaccarino pochi giorni fa. La Yaccarino entra in Twitter con questa patata bollente, un vero e proprio battesimo del fuoco.

Dal modo in cui il nuovo CEO gestirà il rinnovo dei contratti con Amazon e Google, quindi, potremo avere una buona idea del futuro di quest’azienda e di questo social.