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SMART EVOLUTION

Un altro prodotto finisce nel cimitero di Google

Google sta per dire addio ufficialmente ai suoi occhiali per la realtà aumentata, i Google Glass, che presto verranno dismessi e andranno a ingrandire l'ormai noto Google Cemetery

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cimitero google Fonte foto: Shutterstock

Tempo di ripensamenti in casa Google con l’azienda che ha mandato in pensione i celebri e controversi Google Glass. Gli occhiali per la realtà aumentata di Google verranno ufficialmente tolti dal mercato il 15 settembre, andandosi ad aggiungere a tanti altri prodotti e servizi dell’ormai famoso “Google Cemetery”, il cimitero di Google.

Una storia travagliata quella degli occhiali di Google che, per tutta una serie di motivi, non hanno mai conquistato il cuore del pubblico e nemmeno il loro portafogli. A Mountain View hanno persino provato a riciclare il progetto spostandolo al settore business, ma anche in questo caso senza risultato. Il destino dei Google Glass, quindi, era ormai segnato da tempo e, adesso, si sta per compiere.

Google Glass: storia di un fallimento

La prima volta che il mondo ha sentito parlare di Google Glass era il 2013, quando il colosso della tecnologia presentò il prodotto come qualcosa di avveniristico.

Si trattava di un paio di occhiali smart, con un piccolissimo display integrato sul quale leggere le varie notifiche in arrivo sul telefono. La vera particolarità, però, era quella che avrebbe dovuto consentire all’utente di “aumentare” la percezione della realtà, mostrando informazioni in tempo reale su ciò che si trova nelle immediate vicinanze.

In più gli occhiali smart di Google potevano contare su una fotocamera e sulla piena integrazione con i comandi vocali dell’assistente di Google. Tutte idee interessanti, se non fosse per il fatto che il progetto non è mai decollato veramente, restando a disposizione di una piccolissima nicchia di utenti negli USA.

Oltretutto i Google Glass hanno (o avevano, date le circostanze) un prezzo davvero elevatissimo di 1.500 dollari (tasse escluse) che, ovviamente, ha scoraggiato la maggior parte delle persone dal cedere alla tentazione di acquistarli.

Il fallimento è stato chiaro sin da subito e, a più riprese, Google ha cercato di rilanciare il prodotto aggiornandolo e implementando caratteristiche utili per le aziende. Tuttavia i numerosi upgrade hanno sovraccaricato il sistema, rendendo inutilizzabili le prime versioni del dispositivo e facendo crollare ancora di più le già esigue vendite.

A fronte di questo è arrivato il momento di dire addio ai Google Glass, con la società che ringrazia gli utenti (i pochissimi utenti) della fiducia e di questi dieci anni di innovazione.

Google Glass: cosa non ha funzionato

Come accade per molti dei progetti messi in cantiere da Google, anche per gli occhiali smart le cause del fallimento sono molteplici e alcune dipendono dall’azienda stessa. Le due più evidenti sono già state enunciate: il prezzo troppo elevato e un mercato di nicchia, limitato tra l’altroai soli Stati Uniti.

Poi si parla di una tecnologia che non ha mai conquistato il pubblico, anche perché priva di utilizzi pratici realmente interessanti, che potessero giustificarne prezzo e scomodità di utilizzo.

Anche il tentativo di ripensare il prodotto come “aziendale” non ha avuto il successo sperato e, nonostante potessero supportare diversi ruoli lavorativi, di fatto non hanno mai rappresentato un motivo plausibile per l’acquisto di massa.

In più, bisogna tener presente anche i timidi tentativi di Google di utilizzare una tecnologia che per molti sembrava già morta all’arrivo sul mercato. L’azienda ha provato a rilanciare gli occhiali smart ma non ha mai fatto nulla di “memorabile” al riguardo, così come è accaduto per molti altri progetti accantonati come Stadia, Chat e via dicendo.

Il futuro degli occhiali smart

Nel 2022 durante la I/O, Google ha presentato un altro paio di occhiali per la realtà aumentata definendoli come la next-gen in materia.

A oggi, ancora non ci sono indiscrezioni riguardo a questa versione di nuova generazione e la chiusura del progetto dei Google Glass, potrebbe rappresentare la morte definitiva dei piani futuri dell’azienda in questo settore.

Le potenzialità della realtà aumentata, soprattutto in ambito videoludico e per l’intrattenimento, potrebbero essere molte. Ma bisognerà trovare utilizzi e intuizioni per cui valga la pena di indossare uno scomodo paio di occhiali hi-tech. E al momento, almeno in casa Google, non sembrano esserci.

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