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WhatsApp Pink è tornata: statene alla larga

Dopo una prima diffusione massiccia ad aprile 2021 era sparita dai radar, ma adesso WhatsApp Pink è tornata ed è ancora pericolosissima: statene alla larga

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Dalla polizia statale di Mumbai, in India, arriva un allarme per i fan di WhatsApp, di tutto il mondo: è tornata a circolare WhatsApp Pink, ben nota app fake che promette funzioni aggiuntive ma che, in realtà, non fa altro che infettare gli smartphone Android sui quali viene installata.

WhatsApp Pink è una nostra vecchia conoscenza: la prima campagna di diffusione di questa app risale infatti ad aprile 2021. Già allora era ben chiaro che si trattava di un progetto messo in piedi solo per diffondere virus negli smartphone Android, oggi ne abbiamo la conferma con questa seconda ondata di link che invitano gli utenti a scaricare l’app. Link inviati agli utenti indiani, al momento, ma è chiaro che arriveranno anche in Italia, come è già successo due anni fa.

Che cos’è WhatsApp Pink

WhatsApp Pink, in teoria, è un’app di WhatsApp con delle funzioni in più. Ad esempio la possibilità di personalizzare il tema e l’interfaccia, cambiando anche i colori dell’app.

In realtà WhatsApp Pink non fa assolutamente nulla. Ma proprio nulla: dopo l’installazione, addirittura, sparisce dal telefono nascondendo la propria icona. Non prima, però, di aver preso possesso dei nostri contatti, degli SMS, della galleria di foto e video e di tutti i file del telefono. In fase d’installazione, infatti, WhatsApp Pink chiede l’accesso a tutte le funzioni del telefono.

Di fatto, quindi, WhatsApp Pink è un “infostealer“, cioè un virus che ha il compito di rubare più informazioni possibili dal telefono sul quale viene eseguito. Informazioni che poi userà, ad esempio, per inviare messaggi a tutti i nostri contatti, con un link all’interno per scaricare e installare WhatsApp Pink su altri telefoni.

Cosa fa WhatsApp Pink

Oltre ad auto diffondersi, inviando messaggi, e a prendere possesso di tutte le nostre informazioni personali, WhatsApp Pink ha ovviamente anche uno scopo economico per chi l’ha creata. Tra i danni che produce, infatti, c’è anche quello di inondare lo smartphone di pubblicità invasiva non richiesta al fine di truffare i circuiti pubblicitari.

Ancor più pericoloso, però, è l’accesso ad eventuali dati sulle carte di pagamento registrate nel telefono. Se ci sono, e se non hanno l’autenticazione forte, allora è molto probabile che l’utente subisca anche il furto diretto di denaro dal conto corrente online.

Come proteggersi da WhatsApp Pink

WhatsApp Pink, al momento, sta circolando principalmente in India. Nel Paese asiatico sta avendo una circolazione così intensa da spingere la Polizia di Mumbai a diramare un allarme specifico e un invito a non installare l’app.

L’app si installa principalmente tramite link diretto, inviato tramite SMS. Non si trova, infatti, nessuna traccia di WhatsApp Pink sul Play Store di Google, dal quale è stata immediatamente bannata, sin dall’inizio.

Ma scaricare e installare un’app partendo da un link è esattamente quello che non andrebbe mai fatto: il rischio di aprire le porte ad un malware è elevatissimo. Non solo WhatsApp Pink, ma anche tutte le app che offrono versioni “potenziate” di WhatsApp, non andrebbero mai installate per alcun motivo.

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