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Apple si scusa e dice stop all'ascolto delle registrazioni di Siri

Apple ha sospeso definitivamente il programma di ascolto delle registrazioni di Siri. Il lavoro verrà realizzato solamente dai dipendenti dell'azienda

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siri apple Fonte foto: Chayantorn Tongmorn / Shutterstock.com

Dopo essere stata protagonista di un’inchiesta del Guardian, Apple, come precedentemente accaduto anche a Google e Amazon, aveva sospeso a tempo indeterminato e a livello globale il programma di ascolto dei file audio catturati dal suo assistente digitale Siri. Il quotidiano britannico aveva svelato come la casa di Cupertino avesse chiesto ai dipendenti di una delle sue aziende in appalto di riascoltare le registrazioni audio per meglio valutare l’efficacia degli algoritmi di speech-to-text e della successiva risposta di Siri ai comandi impartiti dagli utenti.

Ora Apple ha deciso di chiudere i contratti in essere con agenzie esterne e di delegare il compito solo ai dipendenti dell’azienda. Ma non solo. L’azienda di Cupertino ha cambiato le impostazioni dei propri dispositivi e ora saranno gli utenti a decidere se permettere a persone esterne di ascoltare gli ordini impartiti a Siri.

Siri all’ascolto

Il personale esterno di Apple aveva accesso ad una serie di informazioni personali molto sensibili come prescrizioni e visite mediche, rapporti sessuali ascoltati in tempo reale da Siri e persino presunti traffici di droga. Discorsi carpiti, a quanto sembra, sfruttando il meccanismo di attivazione dell’assistente vocale. L’inchiesta del Guardian aveva evidenziato come le parole di attivazione “Ehi Siri” risultano troppo simili ad altri suoni e ad altre espressioni utilizzate nella lingua comune di tutti i giorni. Una falla che permetteva ai dipendenti delle società in subappalto di ascoltare moltissime clip audio dove si ascoltava, a quanto sembra, veramente di tutto, tranne i comandi rivolti a Siri.

Apple licenzia i dipendenti coinvolti

Lo scorso 2 agosto, in seguito alle rivelazione del Guardian, Apple aveva sospeso in tutta fretta il programma di ascolto mandando a casa i suoi dipendenti regolarmente retribuiti con lo stipendio relativo al mese in corso. E’ di oggi la notizia che la compagnia californiana ha cancellato il programma incriminato licenziando in blocco tutte le persone coinvolte nello scandalo e che erano state assunte per assolvere tale compito. In particolare, sono più di 300 solo a Cork, in Irlanda, i dipendenti delle società esterne ad Apple con i quali la casa di Cupertino ha terminato definitivamente i rapporti di lavoro.

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