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Bonus Idrico 1000 euro online dal 17 febbraio: come funziona

La piattaforma online permette di caricare i dati e di chiedere il rimborso fino a 1000 euro per l'acquisto e la posa di sanitari e rubinetti, ma la procedura non è così semplice

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Verrà aperta il 17 febbraio, alle ore 12:00 la piattaforma online per richiedere il cosiddetto “Bonus Idrico“, cioè il rimborso fino a mille euro per l’acquisto di rubinetti e sanitari a risparmio di acqua. Il Bonus è erogato dal Ministero della Transizione Ecologica e non è cumulabile con altre agevolazioni fiscali.

La piattaforma non è ancora online, ma è già disponibile il manuale utente dal quale è possibile capire come sarà la procedura per ottenere il bonus. Non sarà facile, la procedura è abbastanza macchinosa e, per di più, va completata in 30 minuti o la piattaforma chiude la sessione. Meglio iniziare solo quando si hanno tutti i documenti a portata di mano, quindi, o si rischia di fare più e più volte i passaggi senza mai arrivare al termine della procedura. Ecco come funziona la piattaforma e quali dati e documenti servono.

Piattaforma Bonus Idrico: accesso

Per accedere alla piattaforma online per il Bonus Idrico è necessario andare all’indirizzo www.bonusidricomite.it e registrarsi tramite SPID o Carta d’Identità Elettronica.

Dopo l’accesso l’utente dovrà confermare i dati anagrafici e accettare i termini e le condizioni d’uso, poi potrà iniziare la procedura vera e propria facendo clic su “Richiedi il rimborso“.

Come si richiede il Bonus Idrico

La piattaforma online per richiedere il Bonus Idrico concede all’utente solo 30 minuti per completare la procedura, un tempo durante il quale si dovranno fornire prima di tutto i dati catastali sull’immobile all’interno del quale sono stati installati i rubinetti o i sanitari da incentivare:

  • Regione, Provincia, Comune e codice catastale (seleziona dal menu a tendina)
  • Sezione censuaria (facoltativo)
  • Sezione urbana (facoltativo)
  • Foglio
  • Particella
  • Denominatore (Dato presente solo per gli immobili appartenenti al Catasto tavolare – province di
    Trieste e Gorizia e porzioni di quelle di Udine e Belluno)
  • Subalterno (facoltativo)

Potrà chiedere il Bonus Idrico il proprietario, cointestatario, locatario o usufruttuario dell’immobile, caricando sulla piattaforma i dati relativi all’atto che dimostra il titolo giuridico e poi facendo click su “Salva e continua“.

Bonus Idrico: la fattura

A questo punto sarà necessario caricare la fattura che dimostra la spesa effettuata per l’acquisto e installazione dei materiali a risparmio idrico nella casa appena descritta. La piattaforma accetta file con estensione .jpg, .png, .pdf, .heic, .heif.

Poi, nella sezione dettagli, l’utente specifica meglio per quali prodotti sta chiedendo il Bonus Idrico: ad esempio un soffione della doccia, o una cassetta del water.

Se la fattura supera i 1.000 euro, cosa probabile in caso di intervento dell’idraulico e del muratore, il Bonus Idrico coprirà comunque un massimo di mille euro e il rimborso non potrà superare quella cifra.

Bonus Idrico: cosa può essere incentivato

Infine, ricordiamo che per poter ottenere il rimborso del Bonus Idrico i materiali acquistati e installati dovranno essere certificati e avere le seguenti caratteristiche, idonee a garantire il risparmio di acqua:

  • Vasi sanitari in ceramica con volume massimo di scarico uguale o inferiore a 6 litri e relativi sistemi di scarico, compresi le opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti
  • Rubinetti e miscelatori per bagno e cucina, compresi i dispositivi per il controllo di flusso d’acqua con portata uguale o inferiore a 6 litri al minuto, e di soffioni doccia e colonne doccia con valori di portata d’acqua uguale o inferiore a 9 litri al minuto, compresi le eventuali opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti
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