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Con Valencell la pressione sanguigna si misura con lo smartphone

Sviluppato da Valencell, il sensore ottico per dispositivi mobili misura la pressione arteriosa con accuratezza. Presto arriverà sui primi smartphone

Con Valencell la pressione sanguigna si misura con lo smartphone Fonte foto: Shutterstock

Può uno smartphone aiutarci a tenere sotto controllo la pressione arteriosa? La risposta è sì, se si prende in considerazione l’invenzione messa a punto da un gruppo di ricercatori americani. Gli scienziati di Valencell hanno sviluppato un sensore per le impronte digitali in grado di misurare la presione.

La tecnologia innovativa, realizzata dal team dell’azienda specializzata in soluzioni biometriche, rappresenta un passo in avanti verso l’utilizzo degli smartphone anche in ambito medico. E si aggiunge, tra l’altro, alle numerose invenzioni che negli ultimi anni hanno cercato di impiegare il dispositivo mobile come strumento per effettuare misurazioni e analisi scientifiche. È il caso, ad esempio, della cover per smartphone che monitora le mutazioni genetiche del DNA. Oppure del gadget per iPhone capace di individuare alcuni dei tumori più aggressivi. Queste invenzioni hanno notevoli vantaggi poiché permettono di ottenere diagnosi immediate e attendibili.

Il sensore per la misurazione della pressione

Ma torniamo al sensore biometrico. Per misurare la pressione è sufficiente poggiare un dito sul lettore biometrico. La tecnologia si presta a essere molto utile. Pensiamo alle persone che hanno qualche disturbo con la pressione e sono costrette a tenerla sotto controllo tutto il giorno. Invece che tornare a casa e utilizzare gli strumenti di rilevazione attuali, potranno semplicemente usare uno smartphone. C’è da dire però che al momento il sensore di Valencell è soltanto un prototipo e non è stato ancora inserito in nessun dispositivo mobile. L’azienda, comunque, ha già dimostrato in più occasioni che il lettore biometrico funziona correttamente.

Il prossimo passo per Valencell sarà integrare il lettore ottico per la pressione nei primi smartphone e in altri dispositivi indossabili. L’azienda vorrebbe, infatti, includere il sensore ottico anche negli auricolari.